“Grazie, oggi con la vostra musica ci avete fatto sentire liberi”. Nelle parole di uno dei ristretti del Carcere di Foggia, il senso del concerto organizzato dal Conservatorio “U. Giordano” e dal CSV Foggia nel teatro della Casa Circondariale.
I musicisti Stefano Russo (sax soprano), Melanie Armillotta (sax contralto), Gabriele Cosimo Gramazio (sax tenore) e Girolamo Ferri (sax baritono), allievi del maestro Leonardo Sbaffi, hanno allietato i detenuti e gli operatori dell’Istituto Penitenziario con musiche di Bach, Astor Piazzolla e Nicola Piovani e la risposta, dalla platea, è stata più che calorosa.
“Il nostro Conservatorio è attento a iniziative di impegno sociale – sottolinea il Presidente, Saverio Russo – Con il carcere di Foggia abbiamo già collaborato in passato e siamo felici di poter dare il nostro contributo, grazie all’impegno e al talento dei nostri allievi, con la guida fondamentale dei loro insegnanti”.
La musica può essere terapeutica e può aiutare ad elaborare il disagio causato dal sentirsi reclusi. L’esibizione del 12 marzo ha dimostrato come riesca ad alleviare la percezione del dolore e a favorire reazioni e relazioni emotive.
“La musica per questi ragazzi – ha spiegato il maestro Sbaffi – più che uno studio, e in futuro un lavoro, è una necessità. Ma è un bisogno che costa sacrifici, sempre. Per questo i musicisti sono un esempio di rigore e il loro impegno ha senso quando chi li ascolta avverte delle emozioni, registra sensazioni positive”.
L’arte, in qualunque forma, è capace di cancellare le differenze e le divisioni, può diventare strumento di inclusione.
“Attraverso questo appuntamento e quello del dicembre scorso – ha detto il Direttore del Conservatorio, Francesco Montaruli – abbiamo voluto contribuire al ponte ideale e culturale che collega la comunità carceraria alla società esterna, offrendo non soltanto momenti di svago, ma anche una visione di speranza e cambiamento”.
“Ringraziamo il Presidente del Conservatorio “U. Giordano”, il direttore e i musicisti, guidati dal maestro Sbaffi per le iniziative musicali organizzate in questi ultimi mesi – sottolineano dal CSV Foggia – Grazie alla Direzione della Casa Circondariale, alla dottoressa Valentini dell’Area Trattamentale, al Commissario e a tutti gli agenti penitenziari, senza i quali non potremmo realizzare i progetti di volontariato. E grazie ai detenuti che hanno fatto sentire il loro calore, in un freddo pomeriggio di marzo”.