In libertà, Gioacchino Capocefalo, detto “Gioacchino il vecchio”, l’uomo di Cerignola ritenuto dagli inquirenti la “mente” della banda che, un anno fa, in Svizzera, tentò il colpo milionario al caveau della “Loomis”, società di trasporto preziosi con sede a Chiasso. Capocefalo guidò un gruppo di cerignolani e foggiani che sognavano il colpo della vita (50 milioni di franchi), fallito solo grazie alla tempestività degli investigatori.
Nei giorni scorsi Capocefalo si era costituito presso la caserma dei carabinieri di Cerignola, dopo una latitanza di oltre 8 mesi. Adesso è stato scarcerato in quanto non sussisterebbe un reale pericolo di fuga.
Il prossimo 28 febbraio, “il vecchio” comparirà dinanzi alla terza sezione della Corte di Appello di Bari, che dovrà pronunciarsi in merito alla richiesta di estradizione avanzata dalla magistratura svizzera; ipotesi non condivisa dal legale difensore dell’uomo, l’avvocato Antonio Merlicco che ritiene il caso di competenza della giustizia italiana.