Nell’ordinanza relativa a 5 dei 16 arresti del maxi blitz Chorus di ieri all’alba a Foggia, spunta anche la 32enne Raffaella Dell’Anno, una ragazza del tutto incensurata, che all’epoca del tentato omicidio di Alessio Insogna (il giovane di Lucera aggredito all’esterno della discoteca Domus) lavorava come cassiera presso la discoteca Domus di Foggia. È risultato che la Dell’Anno fosse legata sentimentalmente ad Aleandro Di Fiore (foto in alto) – già in carcere prima di questa ordinanza -, principale accusato di quel tentato omicidio ed ex “buttafuori” proprio al Domus. La Dell’Anno è accusata di complicità nella detenzione del vero e proprio arsenale sequestrato al fidanzato Di Fiore, che comprendeva una serie impressionante di armi e munizioni, anche da guerra: pistole semiautomatiche di diverso calibro, revolver calibro 38 e calibro 44, silenziatori, munizioni di ogni genere e addirittura una penna-pistola calibro 22. A carico di tutti gli indagati vi sono numerose intercettazioni ambientali, raccolte durante i colloqui in carcere di Di Fiore e grazie ad una “cimice” installata nell’auto del fratello Raffaele Di Fiore. Sono state registrate molte frasi, nelle quali sembra che si parli proprio di come gestire e nascondere le armi.
Sul caso è intervenuto l’avvocato Michele Sodrio, legale della Dell’Anno: “Ho letto l’ordinanza del GIP Dello Iacovo e verificato gli elementi a carico della mia cliente e posso affermare che la ragazza si trova in carcere per due sole conversazioni intercettate, nelle quali è diretta interlocutrice in una sola, mentre in un’altra sono altre persone che farebbero riferimento a lei. È una giovane totalmente incensurata e che non aveva mai avuto nessun problema con la giustizia, la sua è una famiglia unita e perbene, che sta vivendo un dramma assoluto. Voglio precisare che la Dell’Anno pur essendo arrestata nella stessa notte, non ha nulla a che fare con le inchieste riguardanti gli attentati in città e le estorsioni. Penso che stia pagando il suo amore per Di Fiore, al quale è rimasta vicina anche dopo che era stato arrestato per il tentato omicidio Insogna. Questa è una colpa? Non credo proprio. Venerdì 8 compariremo davanti al GIP e chiederò la scarcerazione della mia cliente o quanto meno gli arresti domiciliari, in attesa di poter chiarire totalmente la sua posizione”.