Duro colpo a noto malavitoso foggiano. Questura e Guardia di Finanza hanno portato via beni per quasi 4 milioni di euro a Celestino Magnatta, 68enne vicino ai clan della Società Foggiana. Un uomo noto per una lunga serie di reati commessi dal 1967 ad oggi. Sigilli a 16 immobili, tra cui diverse nude proprietà, e diversi conti correnti. In uno dei fabbricati fu arrestato, nel 2003, il killer foggiano Franco Vitagliani, accusato di 6 omicidi e ritenuto vicino al clan Sinesi-Francavilla. Tra gli immobili sequestrati risultano anche alcuni situati al Salice Nuovo ed utilizzati in passato, proprio da Magnatta, per sesso a pagamento. Insomma, un uomo dall’alto profilo criminale, tanto da essere beccato non molto tempo fa, in quanto ritenuto tra i responsabili della nube tossica di via Castelluccio. Prostituzione, rifiuti, contiguità alla criminalità organizzata: è lunghissimo il curriculum del 68enne.
Oltre ai sequestri, è scattato anche l’obbligo di soggiorno a Foggia per tre anni a cui aggiungere il regime di sorveglianza speciale. Durante le indagini è emersa la totale sproporzione dei redditi in possesso di Magnatta e famiglia rispetto ai redditi dichiarati. Nell’ultimo anno la Polizia di Stato ha messo a segno 7 confische patrimoniali per un valore di 6,5 milioni, 4 richieste di misure di prevenzione patrimoniali con sequestro per un valore di 2,5 milioni, 3 indagini patrimoniali richieste dal questore alla Guardia di Finanza per un valore di oltre 2 milioni e 2 accertamenti in corso per applicazione della misura di prevenzione prevista dall’articolo 34 codice antimafia.