L’App che localizza la posizione in tempo reale della macchina è stata decisiva per ritrovare un Suv rubato a Termoli nelle scorse ore. È accaduto a un cittadino di Termoli che dopo aver chiamato i carabinieri si è accorto soltanto grazie alla segnalazione degli stessi militari che l’applicazione per smartphone aveva localizzato la sua auto, rubata qualche ora prima a Termoli, in un punto preciso di Cerignola, in provincia di Foggia. Lì i militari dell’Arma hanno fatto scattare l’arresto nei confronti di un trentenne del posto che proprio in quei minuti stava per smontare alcuni pezzi del Suv.
Protagonista un operaio termolese che svegliatosi di primo mattino per andare al lavoro, si è accorto che la sua vettura, un’auto di grossa cilindrata e di alto valore economico, era stata rubata. A quel punto ha deciso di chiamare il 112 e avvertire la caserma di via Brasile a Termoli. Dopo aver fatto la segnalazione e aver fornito la targa del veicolo, l’uomo si è recato al lavoro nonostante non avesse più la macchina.
Contemporaneamente i carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Termoli hanno iniziato le ricerche che sono state facilitate dal dispositivo ormai collaudato che tutte le notti viene messo in campo sulla costa molisana e dintorni. Dopo poco i carabinieri hanno deciso di contattare il proprietario del Suv per avere ulteriori dettagli ma l’uomo aveva il cellulare non raggiungibile essendo sul posto di lavoro.
I militari non si sono dati per vinti e hanno raggiunto l’uomo dove si trovava, invitandolo a prendere il cellulare e ad attivare la App fornita dalla casa costruttrice del veicolo che era in funzione e forniva la posizione in tempo reale della macchina.
La lucina rossa che localizza il veicolo indicava l’abitato di Cerignola, paese ormai noto per essere una sorta di centrale della ricettazione di auto, che nella maggior parte dei casi vengono smontate pezzo per pezzo prima della rivendita sul mercato nero. I carabinieri di Termoli hanno quindi allertato prontamente i colleghi di Cerignola che a loro volta hanno fatto scattare l’operazione.
L’equipaggio di turno si è avvicinato alla posizione indicata dall’applicazione del cellulare e hanno individuato il ladro che proprio in quei minuti stava per smontare alcuni pezzi del Suv a cominciare proprio dal localizzatore Gps. Il trentenne cerignolano è stato arrestato e su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato ristretto ai domiciliari e dovrà rispondere del reato di riciclaggio. L’operaio termolese è stato quindi invitato a recarsi a Cerignola per recuperare la propria auto intatta ma con qualche chilometro in più.
“Quella che per lui sembrava una telefonata di rito al 112 per esternare la sua rassegnazione, si è trasformata, grazie alla caparbietà ed all’attenzione degli operanti, in una piacevolissima sorpresa – commentano i carabinieri -. La Compagnia Carabinieri di Termolisottolinea ancora una volta come i furti di autovetture, specie nelle ore notturne, sono costantemente all’attenzione del dispositivo impiegato sul territorio che si cerca di perfezionare e potenziare quotidianamente e rinnova l’invito a segnalare qualsiasi evento che possa ritenersi sospetto”.