Nelle sue “memorie difensive”, così le ha ribattezzate il sindaco di Cerignola, Franco Metta, il primo cittadino sta replicando punto per punto all’indagine della Commissione d’accesso agli atti sull’operato dell’amministrazione comunale da lui guidata.
Il sindaco ha annunciato undici puntate su Facebook. Undici come le gare d’appalto sulle quali sono in corso approfondimenti investigativi. Il capitolo comparso sui social network di recente è intitolato “Restauro e recupero del murale dedicato a Giuseppe Di Vittorio“.
La Procura di Foggia ha sottoposto ad indagine la vicenda. “Un altro dei miei reati, un’altra delle mie colpe”, ha detto il sindaco. “Sono accusato di aver recuperato il murale”. E tira fuori l’informativa dei finanzieri.
Sul caso, infatti, la Guardia di Finanza ha comunicato alla Procura che il 7 novembre 2016 il Comune fu ammesso per 75mila euro al finanziamento per recuperare il murale. Progetto prevedeva anche la rotatoria all’altezza delle dieci fontane. Il dirigente affidò all’architetto Paolo Gallo il coordinamento dei lavori. Il 13 luglio 2017 Gallo evidenziò la necessità di avvalersi di altri professionisti. Il Comune attraverso determina dirigenziale nominò il geologo Massimo Grieco (al costo di 500 euro), per il collaudo delle opere l’ingegnere Salvatore Macchia (800 euro) e poi fu incaricato per la struttura metallica del murale, l’ingegnere ed ex assessore, Savino Santoro (3000 euro). Perchè la Finanza relaziona alla Procura in ordine a questa attività? “Si evidenzia il grado di parentela tra Savino Santoro, cognato di Rosaria Claudione, quest’ultima segretario generale del Comune di Cerignola.
Questa l’informativa della GdF. “Si fa oggetto di attenzione questo procedimento amministrativo per via di questo grado di parentela”. Ma secondo Metta si parla di “due professionisti di assoluta stima e che non hanno niente di cui vergognarsi”.
La conclusione: “Mi chiedo perchè un organo di polizia giudiziaria deve raccontare alla Procura che esiste un rapporto di parentela quando non c’è nessun atto della Claudione che investa l’ingegner Santoro dell’incarico. Ci si abbandona ai pettegolezzi e si guarda nel buco della serratura. Cerignolani aiutatemi a difendere la dignità della città!”.