Negli ultimi giorni, a ridosso delle festività natalizie, a Cerignola sono stati eseguiti numerosi controlli e perquisizioni nell’ambito di un massiccio servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Foggia, effettuato anche con mirati posti di blocco sulle principali arterie di collegamento della città ofantina.
In particolare i Carabinieri della locale Compagnia, dello Squadrone eliportato Cacciatori Puglia, e del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno effettuato una serie di perquisizioni nel quartiere popolare “Torricelli”. Il bilancio è stato di 3 persone arrestate ed una denunciata in stato di libertà.
Il primo finire in manette è stato Valerio Brenvaldi, classe ’92, pregiudicato cerignolano. L’uomo, sottoposto agli arresti domiciliari per rapina, da oltre un mese si era allontanato dalla propria abitazione rendendosi irreperibile. Sin da allora, gli uomini della Stazione di Cerignola si sono messi sulle sue tracce, sorprendendolo presso l’abitazione dove la sorella vive con la propria famiglia. A nulla è valso il tentativo di fuga in quanto lo stabile era cinturato a 360 gradi dagli uomini dei Cacciatori di Puglia. Tratto in arresto per il reato di evasione è stato rinchiuso nel carcere di Foggia. Il cognato, anch’egli pregiudicato, è stato invece deferito in stato di libertà per il possesso di alcune cartucce.
Sempre a Torricelli, in un box in uso a Vincenzo Di Gioia, classe ’94, pregiudicato cerignolano, i militari, grazie anche al fiuto del cane antiesplosivo, hanno rinvenuto 4 fucili che, sebbene fossero datati, erano tutti perfettamente funzionanti, privi di marca e matricola e pertanto da considerarsi armi clandestine. Il malfattore è stato quindi arrestato per il reato di detenzione abusiva di armi da fuoco clandestine e rinchiuso anch’egli nel carcere di Foggia.
Infine arrestata Annarita Casto, classe ’75 per furto di energia elettrica. I militari, nel corso della perquisizione, si sono accorti del fatto che benché la casa fosse calda, la stessa era priva di caldaia. Intervenuti i tecnici dell’ENEL, gli stessi hanno constato che sin dal 2010 non vi era più un contratto di fornitura di energia elettrica. La donna è stata quindi sottoposta agli arresti domiciliari per il reato di furto aggravato.
Inoltre, sempre a Cerignola, arrestati Francesco Di Meo, classe ’98, Savino Cortese, classe ’71, Potito Diglio, classe ’82 e Pietro Rubbio, classe ’68.
Dimeo, ai domiciliari dallo scorso agosto, quando era stato arrestato in flagranza per rapina da un Carabinieri della Stazione di Cerignola che era alla cassa di un supermercato insieme al figlio di 3 anni, è stato sorpreso all’esterno della propria abitazione. Colpevole del reato di evasione veniva risottoposto agli arresti domiciliari.
Cortese, invece, tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari perché, nell’aprile scorso, era stato trovato in possesso di un motore Peugeot ed un altro Hyundai di provenienza furtiva; risponderà del reato di ricettazione.
Diglio ai domiciliari per un assalto ad un bancomat perpetrato nei mesi scorsi in Abruzzo, è stato rinchiuso nel carcere di Foggia dopo che il Giudice competente, non ritenendo più ragionevole la misura dei domiciliari in quanto lo stesso era stato tratto in arresto per evasione, aveva emesso un ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Infine, a Rubbio è stato notificato un ordine di carcerazione perché riconosciuto colpevole di svariate truffe commesse in giro per l’Italia negli anni passati. Lo stesso sconterà 10 anni e 5 mesi di reclusione presso il carcere di Foggia.
Nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, poi, è stato deferito in stato di libertà un minorenne che, bloccato a bordo di un’autovettura, essendo sprovvisto di patente, ha fornito falsamente le generalità del fratello maggiorenne.
Nel quartiere popolare “San Samuele”, infine, è stato rinvenuto e sequestrato a carico di ignoti un quantitativo di stupefacente pari a 135 grammi di marijuana, 30 di cocaina e 25 di hashish, il cui valore al dettaglio si aggira intorno ai 3.000 euro.
I controlli degli uomini dell’Arma continueranno anche nei prossimi giorni, senza soluzione di continuità, al fine di garantire un sereno svolgimento delle festività natalizie nella provincia.