Conferenza di fine anno nel Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Foggia. È stato un 2018 molto significativo per la Capitanata sul fronte della lotta alla criminalità. È stato l’anno dell’operazione “Decima Azione” che ha portato a 30 arresti nel mondo della mafia foggiana. Ma è stato anche l’anno dello scioglimento per infiltrazioni criminali del Comune di Mattinata, secondo caso dopo Monte Sant’Angelo nel 2015. Un 2018 che segna solo l’inizio di un lungo percorso, come annunciato dal comandante provinciale, Marco Aquilio. Il 2018 è stato anche l’anno dell’istituzione del Reparto speciale, “Cacciatori di Puglia” e della nascita di un centro per donne e minori al quartiere Cep del capoluogo dauno, segno tangibile di una rinnovata presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Infine i carabinieri di quartiere, molto apprezzati da residenti e commercianti, stando a quanto riferito dal colonnello.
“Un anno di bordate alla mafia – ha aggiunto a l’Immediato, Aquilio -. A quella cerignolana, foggiana, garganica, sanseverese. Tanto è stato fatto ma tanto ancora c’è da fare. Molti capi clan sono in cella ma dobbiamo arrestare tutti gli altri”. Una battuta anche su Mattinata: “La prossima estate su quella costa dovranno lavorare solo brave persone”.
Questo il pensiero del colonnello in chiusura.
“Come tradizione, è mio desiderio porgere a Voi tutti e alle Vostre famiglie i più fervidi auguri di buone feste da parte dei carabinieri del Comando Provinciale di Foggia. Anche durante i prossimi giorni di festa i carabinieri saranno presenti per le strade della provincia, fino al paese più lontano e isolato, per garantire la giusta e meritata serenità che tutti auguriamo agli abitanti di questa bellissima provincia. È questa l’occasione per un primo resoconto compendiato in un documento che rappresenta la fotografia dell’impegno che è stato portato avanti in questi mesi e che, con Voi, abbiamo di volta in volta condiviso.
L’intero Comando Provinciale di Foggia con le sue 7 Compagnie, la Tenenza di Vieste, le 57 Stazioni Carabinieri e il Nucleo Investigativo, anche grazie al prezioso contributo dei reparti speciali, ha sferrato pesantissimi colpi alla criminalità comune e mafiosa. Attraverso anche un importante lavoro di squadra con la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, con il Prefetto, la Procura di Foggia e quella distrettuale di Bari, si sta conducendo un lavoro sistematico di restituzione del territorio ai suoi abitanti.
A fine anno si fanno i bilanci ma questo non deve generare equivoci perché non consideriamo nessun lavoro concluso anzi, con l’anno 2019 si continuerà con grande determinazione sulla stessa rotta aumentando gli sforzi investigativi e di controllo del territorio.
La bontà della strategia è confermata dai risultati che verranno nelle pagine successive elencati, tra cui voglio porre evidenza all’arresto di uno degli autori della strage di Apricena (meglio conosciuta come la strage di San Marco in Lamis, ndr), l’operazione contro il clan “Taddone” di Cerignola, gli arresti che hanno smantellato le consorterie viestane che da anni versavano sangue su quelle strade con le inevitabili ripercussioni anche sull’economia locale, e l’operazione “Decima Azione” che ha disarticolato le batterie della Società Foggiana.
Molte anche le iniziative dell’Arma per migliorare il servizio per il cittadino: il 14 aprile è stata inaugurata la “Stanza tutta per se”, dedicata all’ascolto protetto delle vittime di violenza. Il 5 settembre è stato istituito lo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia. Il 10 novembre è stato ulteriormente implementato il servizio di Carabiniere di Quartiere.
Nei giorni prima di Natale si immagina il regalo che si vorrebbe scartare sotto l’albero: noi carabinieri del Comando Provinciale auguriamo a tutti i cittadini onesti di poter trovare il coraggio di riporre maggiore fiducia nei confronti dello Stato (ancora troppo poche le denunce registrate, ndr), perché la merita, affinché denunciando e rivolgendosi ai carabinieri, nel 2019, si possa continuare insieme in un percorso ancora più virtuoso che porti a rivendicare il diritto di vivere liberamente il territorio e cacciare duramente chi se ne vuole appropriare in maniera violenta, prepotente e parassitaria”.