Sono due gli stub effettuati nell’ambito delle indagini per far luce sull’uccisione di Rodolfo Bruno, il pregiudicato 39enne freddato con numerosi colpi di pistola all’interno di un bar in un’area di servizio che si trova lungo la statale 673 alla periferia di Foggia. Gli stub, secondo indiscrezioni, sarebbero stati effettuati a pregiudicati appartenenti alla consorteria criminale opposta a quella della vittima.
Rodolfo Bruno era ritenuto dagli inquirenti vicino al clan dei Moretti. Gli agenti della squadra mobile hanno ascoltato anche una decina di persone tra familiari e conoscenti della vittima. Il pregiudicato è stato colpito a testa, schiena e addome. A terra sono state ritrovate sei cartucce di un fucile calibro 12 e due bossoli di una pistola 9×21. Al momento dell’agguato nel bar erano presenti i tre titolari della struttura che non hanno fornito utili spunti investigativi. Rodolfo Bruno era solo. Stava giocando alle slot-machine. “Quella di recarsi in quel bar a giocare alle macchinette era divenuta una consuetudine”, hanno dichiarato gli inquirenti.