C’è un disperato dietro l’atto intimidatorio di ieri ai danni del sindaco di Monte Sant’Angelo, Pierpaolo D’Arienzo. Orazio Pio La Torre, pregiudicato 26enne, avrebbe chiesto insistentemente la re-iscrizione all’Anagrafe al primo cittadino ma per ovvie ragioni non è stato possibile esaudire questa sua “esigenza”. Il pregiudicato, infatti, dopo essere stato allontanato dai propri familiari, non ha un indirizzo da dimostrare. Avrebbe vagamente affermato di vivere da un amico ma quando gli è stato chiesto di dimostrarlo non ha saputo dare una risposta compiuta.
Piuttosto ha preferito passare alla violenza, incendiando la Fiat Punto di D’Arienzo che era parcheggiata poco distante dal Comune, in un’area non coperta dalle telecamere. Poco distante sostava anche la Peugeot del capo settore Francesco Schiavone, anch’essa colpita dalle fiamme.
Mercoledì scorso, invece, era andata distrutta la Toyota Rav4 di Domenico Rignanese, capo settore Affari Generali. Gli episodi potrebbero essere collegati.
La Torre, intanto, si è presentato con il proprio legale dai carabinieri che indagano su quanto avvenuto in questi giorni. Il giovane è stato denunciato.