I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Larino hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Larino, Elena Quaranta, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica presso lo stesso Tribunale, Marianna Meo, nei confronti di tre pregiudicati residenti a Foggia, un 45enne, un 36enne ed un 35enne, ritenuti responsabili dei reati di concorso in tentata rapina aggravata, concorso in furti aggravati, detenzione di materiale esplodente e riciclaggio.
L’attività investigativa condotta dai carabinieri dell’aliquota operativa del N.O.R. della Compagnia di Larino, avviata a seguito del furto perpetrato il 7 gennaio 2018 a San Giuliano di Puglia alla Banca del Credito Cooperativo dove, con la tecnica della “marmotta”, era stato fatto esplodere lo sportello bancomat, asportati circa 6mila euro e provocato ingenti danni strutturali (arredi, infissi ed impianti), aveva già consentito, per la tentata rapina al bancomat di Bonefro, avvenuta durante la notte del 27 gennaio 2018, l’arresto del basista, il 45enne originario di Santa Croce di Magliano, titolare di un’azienda agricola. In tale circostanza, la pattuglia dei carabinieri di Bonefro aveva intercettato un’autovettura Lancia Delta, risultata rubata a Manfredonia, i cui occupanti erano intenti a piazzare l’esplosivo, di notevole potenza distruttiva, presso il bancoposta, ubicato nel centro abitato, vicino ad abitazioni di famiglie con la presenza di bambini. I cinque malviventi, alla vista dei militari, risalivano velocemente sull’auto puntando la pistola contro i carabinieri i quali, a loro volta, esplodevano alcuni colpi all’indirizzo dell’autovettura nel tentativo di bloccarla. I malfattori riuscivano comunque a dileguarsi cospargendo sulla strada centinaia di chiodi che attingevano i pneumatici dei tre automezzi della Compagnia CC di Larino, facenti parte del dispositivo, nel frattempo sopraggiunti. L’autovettura dei fuggitivi veniva poi localizzata all’interno dell’azienda agricola del 45enne, con a bordo tutti gli attrezzi utilizzati per lo scasso.
Nel corso dell’indagine, denominata “Crazy Marmot”, svolta grazie anche ad attività tecniche, sono stati inoltre acquisiti gravi indizi di colpevolezza sul conto dei tre arrestati di questa notte, anche in relazione al furto avvenuto la notte del 20 gennaio 2018, presso lo sportello bancomat dell’Istituto di Credito “Ubi Banca” di Porto Potenza Picena (MC). Nel corso delle perquisizioni domiciliari, eseguite in data odierna, è stato rinvenuto materiale ritenuto utile per le indagini.