“La politica è l’arte del ricomporre”. “Faccio appello al senso di responsabilità, invito i partiti ad impegnarsi, eliminando anche qualche “disturbatore”. “Mettiamo al centro il benessere del centrodestra e della città”.
Questi alcuni “slogan” del sindaco di Foggia Franco Landella che oggi in conferenza ha spiegato le ragioni del suo ritorno e del ritiro delle sue dimissioni.
“Non potevo lasciare la città in mano al commissario, sarebbe stata una sconfitta della politica, abbiamo ereditato un Comune che è in predissesto, non è una condizione normale quella di cui ho acquisito la gestione. Ogni giorno bisogna fare i conti con il predissesto finanziario, che non è imputabile al centrodestra. Facciamo fatica ogni giorno a rispondere alle emergenze. Ogni giorno dobbiamo fare i conti col passato”.
Landella ha ringraziato i 16 eletti del documento e soprattutto i tre consiglieri Sergio Clemente, Saverio Cassitti e Leo Iaccarino, che in “un momento di empasse” non “hanno chiesto poltrone o spazi”, ma hanno offerto responsabilità e un “futuro accordo politico ed elettorale”. “Conosciamo tutti le potenzialità dei tre consiglieri e i loro numeri e considerato il fallimento del centrosinistra e del Pd è normale vedere l’alternativa alla valanga dei Cinque Stelle. L’unica alternativa è rappresentata dal centrodestra”, ha osservato il primo cittadino.
A riprova del suo governo ha presentato un “periodico” come lo ha chiamato, finanziato con risorse personali, che elenca quanto realizzato in questi suoi 4 anni di amministrazione. Dalla cultura ai tanti progetti approvati e in via di cantierizzazione. Dal “parco più grande del Sud” a Via Lanza, “la sua scommessa vinta”.
“Non abbiamo perso un colpo con i finanziamenti. Vogliamo ricordare lo Sper anziani vandalizzato? Abbiamo messo in sicurezza l’orbitale, il suo casello. La Rigenerazione urbana altri 5 milioni di euro, la seconda stazione, col confronto acceso col Ministro Delrio, Mobilità sostenibile, il piano del recupero del Salice, le nuove regole del commercio e un investimento sulla protezione civile, unico comune che si è dotato di un piano per il quale abbiamo avuto i complimenti del prefetto.
Scusate se è poco. 38 pagine sintetizzate, perché occorrevano i libri. Abbiamo l’orgoglio di aver rilanciato la città. Non consento a nessuno di mettere in discussione quel che abbiamo realizzato, seminando chiacchiere.
Sono disposto ad incontrare e a discutere a 360 gradi, ma non chiedetemi di certificare il fallimento amministrativo e politico di questa amministrazione”. Un programma di fine legislatura andrà lanciato quindi cambiando schema alla rappresentatività. Lunedì per “senso di responsabilità” ci sarà un nuovo tavolo con i partiti e gli eletti.
Ma stop ad “ingoiare ingoiare ingoiare”, ripetuto le tre volte da Landella “situazioni inappropriate”.
“Sono disponibile a parlare di tutto a 360 gradi con una naggioranza di centrodestra allargata alla compagine centrista, ma aperto ad un tavolo di riconciliazione”.
“La Lega non ha fatto parte della competizione elettorale pertanto va recuperata. Dobbiamo rilanciare il quadro politico del centrodestra.
Gli incontri precedenti non hanno partorito nulla, ci sono anche delle conflittualità dentro qualche partito, ma non guardo al passato, guardo avanti, senza imposizioni. Serve umiltà che tutti facciano un passo indietro”.
A l’Immediato ha specificato che le tre partecipate tutte e tre assenti nel “periodico del buon governo”, “non sono un buco nero”, annunciando una conferenza ad hoc su Amiu. “È normale che le difficoltà ci sono, con Amiu bisogna mettere alcuni puntini sulle i. Dobbiamo spiegare come erano le partecipate e cosa è stato fatto dando dei punti di programmazione. Il contratto di servizio non cambia di una virgola il servizio.
Noi abbiamo voluto incidere in maniera significativa, c’è un atteggiamento un po’ robusto di una società, dove Bari ha l’80%. Il contratto ci sarà, ma se dll’altra parte non si vuole firmare. Entro l’estate il contratto sarà sottoscritto”. Sul pef ha aggiunto “il consiglio non ci ha fatto una bella figura”.
“Mi auguro che anche questo mio gesto abbia portato ad una riflessione a chi fa richiesta in questa sede e poi esce sulla stampa dicendo che non cerca poltrone. Azzeriamo tutto in termini di comunicazione e serietà e mettiamo al centro la città. Non accetto che si strumentalizzi dicendo che non si vogliono postazioni, quando invece si conoscono fatti e misfatti”, ha detto riferendosi ad Antonio Vigiano senza mai nominarlo.
“Nessuno è indispensabile ma tutti essenziali. Mettiamo al centro i programmi, invito ad una diretta streaming sulle camere di compensazione. Mettiamo da parte ogni personalismo, me per primo. Se mi ricandido lo devo decidere io nel passato ho rifiutato ruoli e candidature di prestigio, per Foggia, col Pd al 40% e il Movimento forte, Foggia è l’unica città d’Italia dove il centrodestra ha vinto.
Non posso accettare chi pensa e chi dice che non ci sarà un Landella bis nessuno mi può mettere condizioni soprattutto chi è entrato in consiglio col premio di maggioranza. Nulla è escluso ma ne parleremo con i partiti”.
Sul civismo è stato netto. “Annecchino rimane in quella mia lista, che era un progetto per raccogliere chi non si identifica coi partiti, sono stato un precursore, non volevo oscurare Forza Italia più gente coinvolgiamo più civici abbiamo più di vince”. Su quei civici che già lavorano contro di lui insieme a Lucio Tarquinio taglia corto. “È legittimo, ma non capisco la posizione dell’amico Cassano, ma non voglio fare polemica”.
Parole schiette anche a chi l’accusa di familismo per il ruolo “eccessivo” di suo suocero, il King maker Massimino Di Donna, che insieme a Iorio è stato l’artefice dell’ingresso dei tre.
“Non posso cancellare una persona che si occupa di politica, che è mio suocero. Chi non conosce Massimino Di Donna? C’era con la prima Repubblica e c’è oggi. Hanno ritenuto di incontrarlo come intermediazione politica e di utilizzare la sua conoscenza per creare un accordo. Avrei messo in difficoltà il segretario provinciale di Forza Italia se fosse andato lui. Le accuse di familismo sono strumentali, gli accusatori sono dei poveretti. Quelle persone sono state utili, la lista di Fratelli d’Italia l’ ha riempita anche grazie a mio suocero, l’uomo positivo del marciapiede. Sono orgoglioso di essere suo genero”.