Molto buona la prima per l’associazione culturale “Piano & Music Academy” presieduta dal giovane Giuseppe Bisceglia. Il primo appuntamento delle “pillole d’opera” con La Bohème di Giacomo Puccini – interpretata dal soprano Anna Maria Soccio (Mimì), dal tenore Alessio Walter De Palma (Rodolfo), dal soprano Maria Infranzi (Musetta), dai baritoni Maurizio Esposito e Rosario Grauso (Marcello Schaunard), dal basso Antonio Mazza (il filosofo Colline) e dal basso foggiano Carlo Giuseppe Monaco (nei ruoli di Benoît, Alcindoro e Sergente) – ha fatto registrare un grande apprezzamento da parte del pubblico del Teatro del Fuoco a Foggia, con il patrocinio della Provincia di Foggia.
Applausi scroscianti per gli appassionati e giovani cantanti guidati da altri giovani, ma esperti e intensissimi, anche loro foggiani, i maestri concertatori Laura Licinio ed Angelo Nasuto.
Foggiano anche il geniale regista Nicola Fierro, che ha saputo rendere dinamicissima la scena, creando una vitale energia tra i ragazzi sino alla tragedia che colpisce la tisica protagonista. Pur con una scena essenziale e delle immagini proiettate sul fondo del palcoscenico, per gli spettatori sembrava davvero di essere nel Quartiere Latino, grazie al movimento e al tempismo degli attori, che si sono mossi con grande maestria, per le diagonali. La musica di Puccini è appassionante e anche col solo pianoforte tocca le corde del cuore, ma la regia ha saputo restituire la vita gaia e terribile degli artisti del libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, ispirato al romanzo Scene della vita di Bohème di Henri Murger.
Tutti in parte e bravissimi i cantanti attori, ottime le performance vocali dei due soprani e di tutto il gruppo di artisti bohemien, che hanno mostrato un grande affiatamento tra loro e con i maestri concertatori. Il tutto, molto fluido e assai credibile, si è visto in scena, fino allo straziante finale con la morte di Mimì. Efficace il trucco della Make-Up Artist Giovanna Colangione e la direzione di palcoscenico e le luci di Stefano Perrotta il e Massimo Russo alle luci.
Una bella serata per il gruppo di giovani artisti emergenti nel campo dell’opera lirica e del teatro musicale che mira alla promozione del patrimonio operistico europeo come bacino inestimabile ed inesauribile di bellezza e cultura, con particolare attenzione al repertorio italiano.
Pillole d’opera è un progetto che può avere corso e spazio. Tanti gli sponsor che hanno reso possibile l’esperimento e che possono dirsi soddisfatti dell’investimento.