Non solo consultazioni al Quirinale, ieri è stato anche il giorno del vertice di maggioranza in Regione Puglia per l’allargamento della coalizione che appoggia l’esecutivo del presidente Michele Emiliano. La riunione estesa ai consiglieri di Liberi e Uguali MdP è cominciata alle 11.30 circa e sarebbe dovuta terminare ad orario di pranzo, ma invece è andata avanti ad oltranza fino alle 20, quando Emiliano si è allontanato per partecipare ad una diretta televisiva. Ma le forze politiche sono ancora riunite. Buon segno, secondo gli esperti, vuol dire che le parti trattano. Le deleghe da assegnare sono numerose e non è escluso l’ingresso in Giunta di Ruggero Mennea, renziano della Bat che potrebbe sostituire Filippo Caracciolo.
I rumors parlano anche del possibile arrivo nella squadra del Governatore di una ex parlamentare a lui fedelissima, la piddina foggiana Colomba Mongiello, la quale è molto richiesta per le delega dell’Agricoltura. Vi sarà una rotazione degli incarichi? Bocche cucite e telefoni spenti tra i protagonisti del vertice.
Quella su Colomba Mongiello, sussurrano gli insiders, è una voce che si è diffusa più per via delle difficoltà con il settore agricolo e Coldiretti in particolare. Ma il tema degli ingressi è legato a non perdere fluidità in Aula, cosa che diverrebbe più complicato con un’esterna.
Quello che è emerso con nettezza in queste ore è che serva una serrata di efficienza in alcuni settori, senza impegnare tempo con “neofiti”. Anche se Mongiello tutto è meno che neofita in Agricoltura.
A poco più di 10 mesi dall’inizio della campagna elettorale per le Regionali, ad Emiliano serve coprire con gli assessori tutte le province, senza scoprirsi ulteriormente a sinistra. Occorre dare efficienza per recuperare consensi dove si sono persi. La linea di Raffaele Piemontese è netta, dicono alcuni politici a lui vicini: il voto perso andato ai pentastellati si recupera solo se si fanno funzionare le cose. Prima fra tutte il Gino Lisa, la cui importanza ormai travalica il merito.