Lo scorso 20 febbraio si è tenuto, presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo “Torelli-Fioritti” di Apricena, un importante e coinvolgente incontro formativo sull’uso consapevole dei social. L’iniziativa, finalizzata alla diffusione dell’educazione alla legalità, ha coinvolto gli alunni delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado. Presente, come relatore, il vice Questore aggiunto Claudio Spadaro, dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo.“Le nuove tecnologie non possono essere demonizzate, esse rappresentano il nostro presente e il nostro futuro, bisogna educare le giovani generazioni ad un uso più consapevole e critico, anche per evitare serie conseguenze” – ha dichiarato il dirigente scolastico Giuseppe Di Sipio -. In tale occasione si è avuto modo di riflettere sui vari rischi connessi all’uso scorretto della rete, tra di essi è emerso quello del cyberbullismo. “E’ un fenomeno nuovo e in crescita. Fortunatamente nella nostra realtà scolastica il fenomeno, seppur presente, (come risulta da un monitoraggio effettuato sugli alunni delle classi prime, seconde e terze), non è allarmante” – ha affermato la referente d’Istituto del cyberbullismo, Alessia Colio.
“Non bisogna aver paura del bullo, lo si deve guardare negli occhi e bisogna avere il coraggio di confrontarsi e di raccontare agli adulti (un familiare, la maestra, un rappresentante delle forze dell’ordine) quanto sta accadendo – ha consigliato Spadaro agli alunni -. La Polizia di Stato opera al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini, sollecitandone la collaborazione, questa è una regola fondamentale prevista dalla legge 121 del 1981, legge di riforma della amministrazione della Pubblica Sicurezza. L’incontro con gli alunni deve essere visto, quindi, come una forma di attività di prevenzione e ha come scopo principale far conoscere ai più giovani le funzioni della Polizia e creare con questi un rapporto di fiducia. Occorre far comprendere l’idea che solo attraverso un’azione di squadra – che coinvolge sia le forze dell’ordine che gli stessi cittadini – è possibile migliorare il livello di legalità e innalzare la sicurezza, condizione fondamentale per lo sviluppo della società intera.
Quattro sono state le parole cardine dell’incontro: conoscere, prevenire, collaborare ed arginare il fenomeno in questione. Proprio queste quattro parole rappresentano l’impegno dell’Istituto Comprensivo nella lotta contro il bullismo e il cyber bullismo. Impegno che trova la sua concretizzazione nelle azioni poste in essere dall’Istituto, a partire da questa interessante collaborazione con la Questura.
Lo stesso apputamento si è ripetuto nei giorni 23 e 24 con gli studenti del liceo statale “Pestalozzi” – Liceo Linguistico e delle Scienze Umane di San Severo, presso il Cinema Cicolella, in occasione della proiezione del film “Wonder”, l’incontro. L’incontro ha visto la partecipazione delle classi terza e quarta del liceo ed ha avuto come relatrice Lucia D’Aveta, ispettore presso il commissariato, che si occupa da 14 anni di Minori quali autori e vittime di reato. L’iniziativa, inserita nell’ambito di un progetto educativo intrapreso dall’istituto superiore, è volta alla sensibilizzazione ed alla prevenzione dei rischi e pericoli connessi all’utilizzo della rete internet. Ai giovani è stato spiegato che il web se, da un lato ha cancellato i confini geografici aprendo per tutti enormi potenzialità di comunicazione, scambio e contatto tra le persone, al contempo ha aperto anche la strada a nuovi rischi e nuovi reati. Da queste premesse i consigli di non dare informazioni personali o mandare foto a persone conosciute su internet; informare subito le istituzioni se si legge o vede qualcosa su internet che crea disagio o spaventa. Botta e risposta tra studenti e l’ispettrice sia sul corretto uso e sulle insidie dei social network, sia sulle modalità di richiesta dell’Ammonimento al Questore in caso di cyberbullismo.