Sud dimenticato (anche in campagna elettorale), Benvenuto (Uil): “Di Vittorio ancora attuale”

“È una campagna elettorale strana, penso che il problema del Sud non vada archiviato, va sistemato il sistema politico, non si può fare una politica solo nazionale in una Italia fortemente diseguale”. Così Giorgio Benvenuto segretario della Uil commenta a l’Immediato l’iniziativa che di terrà nel pomeriggio sulla attualità dell’azione sindacale di Giuseppe Di Vittorio. “Occorre migliorare le condizioni tutti, mentre tutti invece promettono un Paese, che si è sfilacciato”.

Nel gap meridionale Benvenuto  vede anche una responsabilità del mondo politico, perché “ci sono stati grandi dirigenti del Sud”. “Io credo che vada fatta una politica di coesione, l’Europa resta competitiva se riscopre la parola solidarietà. Dovremmo vedere quello che è accaduto in Germania, sia dopo nell’immediato dopoguerra quando la regione più povera era la Baviera, sia dopo l’unificazione”. Coesione, è questa la parola d’ordine della Uil. “Le infrastrutture sono perfette a Milano e a Torino, e al Sud? Le leggi fiscali favoriscono il Nord, la fiscalità di vantaggio del governo Prodi è stato di svantaggio per il Sud”.

Di Vittorio fece proposte. La Cassa del Mezzogiorno, le partecipazioni statali, la grande industria. “Si disse che erano cattedrali ma adesso non ci sono neanche le cattedrali, in questa ripresa economica in cui abbiamo compreso che il mercato,  la finanza non possono andare da soli, per risolvere i problemi occorre pensare alla coesione e alla solidarietà, non in termini di assistenza ma di sviluppo. Siamo un Paese disarticolato e diviso, che ha fatto propria la contrapposizione tra giovani vecchi, italiani e migranti. Bisogna mettere assieme in un paese serio le forze” .
Che notizie ha avuto dalla Uil di Foggia. “Il segretario Gianni Ricci è molto bravo pieno di idee. La Uil è sempre stata laica non apparteneva alle due grandi chiese, per questo si può muovere con più autonomia, abbiamo sempre ritenuto fondamentale un rapporto unitario”.