Esami taroccati all’Università di Foggia. Ben 15 gli studenti indagati dalla Guardia di Finanza di Bari per aver svolto due esami con “l’aiutino”. Stando all’inchiesta, due solutrici (anch’esse sotto indagine) avrebbero inviato su una chat WhatsApp tutte le dritte per superare le prove presso la facoltà di Economia Aziendale.
Le tracce d’esame sarebbero finite sui telefoni dei 15 indagati tra i quali risulta anche Massimiliano Landella (difeso dall’avvocato Michele Curtotti, ndr), figlio del sindaco di Foggia. L’inchiesta rientra nel filone d’indagine che portò alla sospensione del giudice foggiano, Michele Cristino.
I NOMI
Coinvolte nelle indagini le due insegnati private, Anna Laura di Biase e Valeria Lucia Russo. Gli studenti sono invece: Gianluca Didonna, Marta Vecce, Giuseppe Russo, Giuseppe Borghese, Chiara Panunzio, Paolo Trecca, Maria Laura Salvatore, Francesco Carbone, Ciro Aprile, Massimiliano Landella, Francesca Bruno, Andrea Cancellaro e Giorgia Tufo. In un secondo procedimento sono stati indagati anche Adrjiana Vasiljevic, Matteo Armillotta, Mario Salvatore Armillotta, Michele Sorrentino, Rosanna Canelli, Giuseppe Belfiore La Caprio.