“Il sindaco dovrà chiamarci se vuole sostegno”. È questo l’avvertimento del consigliere comunale forzista dissidente foggiano Nicola Russo, il quale come molti colleghi potrebbe star con le braccia conserte in questa campagna elettorale per le politiche del 4 marzo. Non parliamone poi dei vecchi defenestrati tarquiniani da Franco Landella, Gianni De Rosa, Mimmo Verile e la super dirigente scolastica Gabriella Grilli, con il consigliere comunale fittiano Raimondo Ursitti. Ma potranno mai votare per la candidata del centrosinistra Lia Azzarone? Difficile far confluire i voti così apertamente sul Pd. Altra cosa sarebbe stata invece appoggiare il trasversale Massimo Russo. Ma, come si sa, il cambio di collegio non è riuscito.
“Michaela Di Donna è divisiva”, è il commento a l’Immediato senza mezzi termini del capogruppo dei Fratelli d’Italia Giuseppe Mainiero. “Il collegio senatoriale spettava a Fratelli d’Italia e ho inteso individuare un profilo non divisivo, espressione delle categorie, una ex docente universitaria Antonella Spezzati, che ha portato le sue competenze nel fare, dando alla coalizione la possibilità di riconoscere. Avevo chiesto prima delle vicende che hanno interessato le cronache (Mainiero si riferisce alle indagini Ataf ndr) di fare la stessa cosa in Forza Italia. Ma hanno voluto tirare dritto individuando una figura divisiva, lo dico perché la Di Donna è stata candidata alle Regionali e su quella candidatura si è rotta la coalizione di centrodestra al Comune di Foggia, perché qualcuno ha pensato che la propria propaggine familiare fosse una condizione sufficiente per essere supportati alle Regionali. Ma non è accaduto, viva Dio. E non accadrà per la Camera dei Deputati. Non voterò per Di Donna. Tutti gli organismi di partito lo sanno: non voterò la lista alla Camera dei Deputati perché non possono obbligarmi ad esprimere un voto, che non posso né voglio esprimere. Io farò una campagna elettorale per far votare Fratelli d’Italia, sarò impegnato sulla scheda del Senato, non ho bizantinismi da fare o proporre, nella città di Foggia chi mi conosce sa che non potrò mai esprimere il mio voto di preferenza per l’asse Landella-Di Donna. Spero che questo non diventi un referendum sull’attività amministrativa del Comune di Foggia. Noi dobbiamo chiedere agli elettori di votare la proposta politica di Fratelli d’Italia”. Insomma, il consigliere, che ha fatto della legalità il suo faro, non ritirerà la scheda per la Camera.
Ma i suoi colleghi annunciano che non faranno altrettanto con la “sua” candidata al Senato. “Noi voteremo per Antonella Spezzati, è sicuro”, ha detto in maniera colorita il capogruppo di Forza Italia Consalvo Di Pasqua. “Il nuovo centrodestra berlusconiano sarà vincente, alla fine noi voteremo i partiti e non le persone. Noi accettiamo qualsiasi candidato”, prosegue Di Pasqua alla nostra testata web, ben sapendo che il coordinatore provinciale Raffaele Di Mauro, da secondo nel listino plurinominale, di fatto potrebbe ritrovarsi anche vero e proprio capolista nella Puglia Nord alla Camera con Forza Italia, se Annaelsa Tartaglione, prima anche nel listino molisano, dovesse essere eletta nel suo territorio. Basta un punto percentuale in più in Capitanata per eleggere il dirigente indicato tra le “50 speranze del centrodestra” nelle Primarie social di Spazio Azzurro. Tutti lavorano a questo obiettivo, dalla cognata Ilaria Mari agli altri ragazzi dei club di Silvio Berlusconi. E finanche in Camera di Commercio col padre segretario generale Matteo Di Mauro.
“Dobbiamo vincere contro la sinistra e i 5Stelle, questo è il nostro scopo”, è il commento del capogruppo leghista Alfonso Fiore, impegnato a far confluire preferenze sulla Lega del capolista Joseph Splendido.
Non solo Salvini, potrebbero fare la differenza per Michaela Di Donna anche i voti centristi. L’uddiccino Leo Iaccarino, benché deluso di non essere stato impiegato nel listino, laddove invece Dario Iacovangelo e Stefania Vurchio hanno avuto la soddisfazione di correre nelle liste camerali delle Marche, sosterrà Angelo Cera al proporzionale.
“Sono un rappresentante istituzionale e dirigente di partito, i miei consensi andranno inevitabilmente a Noi con l’Italia – spiega -. Questa campagna elettorale la faremo dentro una coalizione, per forza di cose i nostri voti andranno alla candidata Di Donna. Non mi sembra tanto problematica la situazione da qui al 4 marzo”.