Una conferenza stampa tribolata in Liberi e Uguali, che con le liste già in mano, stava per saltare perché dal nazionale, dopo i dissidi, invitavano alla prudenza, come aveva suggerito Gianluca Ruotolo. L’ok finale lo ha dato il regionale Abaterusso. Grande assente Domenico Rizzi dopo le ultime polemiche così come anche Socialismo Dauno, che ha ritirato la sua disponibilità per l’avvocato Giulio Scapato all’uninominale senatoriale.
A Mario Nobile l’onere di presentare i candidati e le candidate. Due donne capolista: Annalisa Pannarale al Senato e Gianna Fratta alla Camera.
La insegnante sioontina ormai radicata bel capoluogo Marilena De Padova sarà il nome per l’uninominale Foggia Gargano camerale, Arcangela de Vivo per il collegio San Severo-Lucera- Monti Dauni, Michela D’Onofrio per il Manfredonia-Cerignola.
Il lucerino Giuseppe Trincucci sarà invece il candidato per il collegio foggiano senatoriale maggioritario. Spetta alla Bat il nome da indicare per il collegio senatoriale che ricade per due terzi nel territorio di Andria, Barletta e Trani. Non sarà in lista ad ogni modo l’uscente Arcangelo Sannicandro.
Nei listini alla Camera dopo Fratta: Gianluca Ruotolo, Annamaria Cafiero e Luigi Pizzolo. Per il Senato Michele Di Lorenzo, la sindacalista Mena Trizio e Pietro Romano. L’obiettivo è mettersi in connessione col territorio.
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Gianna Fratta ha sottolineato il “giusto equilibrio di genere con una buona sinistra coerente con profili nuovi”. La proposta della sua candidatura come abbiamo scritto a l’Immediato è partita da Foggia, da SI.
“Ritengo di poter essere portavoce delle istanze. Continuerò a fare quel che so fare, nonostante sia una che viaggia molto ho mantenuto un legame continuo con Foggia. Il programma di LeU è fortemente di sinistra, ho accettato la candidatura perché sono una persona di sinistra che non si sentiva più rappresentata. Serviva un partito che rispondesse alle esigenze ideologiche della vera sinistra, con un combattimento contro le disuguaglianze. Quella dell’abolizione delle tasse è una promessa, che dà speranze ai cittadini. Ero una studentessa del Conservatorio. Pagavo 100 mila lire adesso le famiglie fanno fatica. Avremo l’obiettivo di declinare un programma nazionale su esigenze territoriali. Non sarà una campagna destruens, non siamo contro il Pd, siamo per una parte costruens. Chi pensa che potremo essere una forza di sinistra vera ci voterà”, ha detto.
Caporalato, politiche ambientali, royalties, Afam. La provincia di Foggia è la più sottostimata per gli spettacoli dal vivo.
“Non conosco altro voto utile se non quello a chi deve garantire gli ultimi”, è stato il commento di Annalisa Pannarale, deputata uscente Sel. Su Borgo Mezzanone e gli interventi dei due sindaci Angelo Riccardi e Franco Landella le due capolista sono state nette. “È evidente che il Sud è stato dimenticato, a cominciare dalla università del Sud che continua a franare”. “In LeU c’è un programma specifico per il lavoro. Sono una decina gli agglomerati i nuovi ghetti.
Nel marzo 2017 Emiliano ha sgomberato il Gran Ghetto, spostando in un altro centro di accoglienza sanseverese i lavoratori stagionali. Dobbiamo capire se ha sortito i risultati. Ha migliorato le loro condizioni di vita? Ha debellato il caporalato? Le proposte vanno viste nella loro concretezza. Ci sono 300 persone ora di nuovo nel Ghetto, è stata una azione che non ha sortito risultati. Ci sono varie leggi, ma abbiamo solo 9 ispettori del lavoro. Si potrebbe unire la GdF insieme agli ispettori. La 199 va in una direzione positiva, introdurre nel nostro ordinamento il reato del caporalato è stato importante, ma se non rendi conveniente il lavoro legale, non basta. Noi di LeU vogliamo studiare l’esistente e capire come si può fare di più”, il commento della direttrice d’orchestra.