
di ROBERTA MISCIOSCIA
Personalità da vendere, carattere, grinta, qualità tecnica. Un giocatore in grado di fare la differenza. Lui è Antonio Junior Vacca, centrocampista rossonero da gennaio 2016, ma ora, esattamente a due anni dal suo arrivo, sta per concludere la sua esperienza calcistica tra i satanelli. Il Parma lo attende a braccia aperte. Conteso in una città che lo ha osannato ed acclamato, ma anche criticato e messo in discussione allo stesso tempo, Vacca è stato perno e leader del centrocampo rossonero. “Foggia e suoi tifosi mi fanno sentire importante”, ha sempre dichiarato, anche quando disse ‘no’ alla chiamata del Palermo in Serie A nell’estate 2016.
27 anni e con la passione (o pura ossessione) dei tatuaggi su tutto il corpo (quasi), come mostrano le foto pubblicate su Instagram. A coprirli ci pensava la casacca rossonera numero 5. Nel capoluogo dauno ha instaurato forti legami ed amicizie, con i compagni di squadra ha condiviso gioie e delusioni, cene e viaggi, dal campo alla vita privata. Seguitissimo sui social, chiacchieratissimo in città. È stato protagonista assoluto della stagione in Lega Pro con Roberto De Zerbi, lottando fino ai playoff per la promozione in B salvo ottenerla solo l’anno successivo con Stroppa in panchina.
Non sono mancati i momenti bui. Vacca si è fatto sentire spesso difendendo anche i colori della maglia che indossava quando sui social si scatenavano le ire dei tifosi foggiani contro i suoi concittadini napoletani. Sul web non sono mancati i video di alcuni momenti esilaranti: dalla tavolata sul manto dello Zaccheria per un pic-nic post promozione, agli scherzi negli spogliatoi. Virale la conferenza stampa dopo la partita col Benevento e l’ormai celebre: “Se sono un uomo io? Vai a chiedere alle donne di Benevento”, rivolgendosi ad un giornalista campano.
Oggi il legame tra Vacca e il Foggia si è spezzato. L’accordo per un rinnovo tra il suo procuratore e la società dauna non è mai stato trovato. Il centrocampista va via, destinazione Parma. Ma una cosa è certa, nel bene o nel male Foggia non lo dimenticherà.