Si chiude un incubo durato mesi all’interno di un nucleo familiare a Foggia. Lo scorso 22 dicembre, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, agenti della Polizia di Stato della squadra mobile della questura di Foggia, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura coercitiva, consistente negli arresti domiciliari, nei confronti di un uomo (P.A., classe ’75) resosi responsabile dei reati di minacce e lesioni personali aggravate, poiché con una pluralità di condotte, ha minacciato e molestato la madre, sua vicina di casa, procurandole un perdurante e gravo stato di ansia e di paura, ingenerando nella donna un fondato timore per la propria incolumità e per quella degli altri figli.
Nel mese di marzo del 2017, l’uomo minacciò di morte la madre, dicendole che l’avrebbe bruciata con due taniche di benzina. Contestualmente, in presenza della donna, minacciò il fratello, dicendo al figlio che lo spalleggiava: “Tu a questo qua lo devi uccidere, ti voglio vedere in galera insieme a me”. Inoltre, sempre in presenza della madre, minacciò la sorella, dicendole che avrebbe ucciso lei ed il compagno.
A maggio, invece, in concorso con il figlio minorenne, colpendoli in diverse parti del corpo con mazze chiodate, cagionò al fratello ed al nipote lesioni personali.