
È un Foggia altalenante: regge 90 minuti col Bari di Grosso, ma oggi cade in casa col Cittadella. Doveva essere la partita giusta per ripartire ma così non è stato. “L’1 a 3 taglia le gambe. Non è un momento semplice. È troppo facile essere bravi quando le cose vanno bene. Dobbiamo reagire. Dobbiamo dare di più – le prime dichiarazioni nel post gara di Giovanni Stroppa -. Bisogna creare i presupposti per portare a casa un risultato diverso. Abbiamo mostrato dei limiti, non si possono concedere reazioni del genere. Il Cittadella in trasferta ha un identità precisa, cosa che noi non siamo riusciti a fare in casa nostra. Mi spiace vivere le negatività della situazione: i fischi su Calderini ad esempio – spiega il tecnico rossonero -. Ha qualità enormi, ma in una situazione di difficoltà con delle aspettative come le nostre non è semplice. Rispetto a Fondi veste una maglia più pesante. Oggi pur prendendo i 3 gol si poteva vincere 4 a 3″.
Cosa manca? “Manca la volontà di voler portare a casa qualcosa, avere un atteggiamento diverso – ha detto Stroppa -. Siamo stati leggeri, anche caratterialmente. Nel secondo tempo ho chiesto una partita più sporca. Ad inizio campionato c’era il problema dell’approccio alla categoria, poi è subentrata l’ingenuità, ora invece, lottiamo per portare a casa il risultato“.
Emergenza uomini. “Nove giocatori fuori non è cosa da poco: qualcuno deve rifiatare, altri non sono al 100%. Primo tempo ero incazzato, nel secondo ho dato il cinque a tutti, perché ho visto la reazione. Come al solito, però, a gol preso, si spegne l’acceleratore. Bisognerebbe pensare meno a giocare individualmente. Chiricò è impresentabile, era assente (in campo) con la Ternana. Ora sta a lui reagire e riconquistare il posto. Ho fatto tanto per lui, ma ora spero di avere da lui delle risposte, sotto tanti aspetti. Floriano viene da un infortunio lungo, ma ha fato qualche spunto buono”.