È online l’edizione 2017/18 di eduscopio.it della Fondazione Agnelli, con i dati aggiornati sulle scuole superiori che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. Si tratta della IV edizione del portale, che offre gratuitamente agli studenti e alle loro famiglie informazioni oggettive e comparabili sulla qualità dei percorsi di istruzione secondaria di II grado di tutta Italia: una risorsa preziosa nel momento della scelta della scuola superiore da frequentare dopo le medie.
Per quegli studenti che vogliono subito entrare nel mondo del lavoro, il miglior istituto professionale nel settore dei servizi in provincia di Foggia è il Bonghi di Lucera, che ha un numero medio di diplomati per anno pari a 47 studenti, con un indice di occupazione del 28%. Tale indice è la percentuale degli occupati (coloro che hanno lavorato almeno 6 mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma), su coloro che non si sono immatricolati all’università (occupati+sottoccupati+altro). Il portale quindi si concentra solo sui diplomati che hanno manifestato un interesse esclusivo per il mondo del lavoro.
65 km invece, la distanza mediana in km entro la quale i diplomati del Bonghi hanno trovato lavoro, un dato, che indica di quanto sono stati disposti a spostarsi i ragazzi e le ragazze per trovare un’occupazione. 70,37 è la percentuale di diplomati che a 2 anni dal diploma lavorano e hanno una qualifica professionale perfettamente in linea con il titolo di studio conseguito. Secondo in classifica l’Einaudi di Foggia, terzo invece l’istituto Adriano Olivetti di Orta Nova.
Per il settore economico risulta primo il Blaise Pascal con un indice di occupabilità del 33%. Alte le performance dell’Altamura, primo istituto del settore tecnologico, che offre al 30% dei suoi diplomati un lavoro stabile e con contratto a tempo indeterminato dopo due anni dalla fuoriuscita dal mondo scolastico. Per il segmento dell’industriale Professionale del settore Industria e Artigianato è leader il Pacinotti, solo secondo il Minuziano di San Severo.
Spostandosi agli indirizzi scolastici pensati per proseguire gli studi all’università, il miglior Liceo Classico della provincia di Foggia è il Bonghi di Lucera con score del 68,33 per quel che concerne l’indice che mette insieme la Media dei Voti e i Crediti Ottenuti normalizzati in una scala che va da 0 a 100, dando un peso pari al 50% ad ognuno dei due indicatori e 73,73 all’indice dei crediti ottenuto, normalizzato per tenere conto del diverso grado difficoltà dei corsi di laurea, che dice quanti crediti universitari sono stati ottenuti dagli studenti della scuola in percentuale sui crediti previsti al primo anno di corso.
Secondo il Liceo Lanza di Foggia, terzo il Montanelli di San Marco in Lamis. A quali dipartimenti si immatricolano i liceali classici foggiani? Il 27,9% sceglie l’area giuridico-politica, il 22,9% si iscrive a corsi di laurea umanistici, il 19,1% a corsi scientifici e l’11,8% a corsi economici. Ben il 43,7% degli studenti sceglie l’Unifg, seguita all’Ateneo barese e dalle università romane, tra Sapienza e Cattolica che assieme sommano un 10% delle matricole da Foggia. Il 33% va in altri atenei italiani.
Nessuna sorpresa per i licei scientifici, il Liceo Scientifico “Volta” di Foggia risulta primo in classifica in Capitanata e primeggia anche a livello regionale, come ha comunicato la dirigente Gabriella Grilli. Il Volta (FGA 74,56) risulta secondo nella classifica dell’intera Regione Puglia, preceduto solo dal Liceo scientifico “De Giorgi” di Lecce (FGA 74,70), con uno scarto di soli 0.14 punti. “Grazie a tutto il personale scolastico, ai bravi studenti e alle famiglie che ci supportano e condividono la nostra linea educativa e formativa”, ha rilevato la preside sui social. Solo quarto il Liceo Marconi, superato dal Rispoli di San Severo e dal Bonghi-Rosmini di Lucera. Il 5,6% dei ragazzi e delle ragazze che escono dal Volta sceglie il Politecnico di Torino.
Non ha rivali il Poerio per l’indirizzo scienze umane, benché i valori siano sotto il 50%, mentre più alti sono gli score dell’indirizzo linguistico, per il quale il 64% degli studenti si immatricola all’università.