Stroppa avverte: “Non cercate il capro espiatorio”. E invita a tenere vivo l’entusiasmo

Delusione, rabbia e toni alti da parte di Giovanni Stroppa dopo il pareggio amaro di sabato a Cesena. “Ero e sono deluso, non ho parlato con nessuno quella sera. Tornato a Foggia ho rivisto la partita – ha commentato il tecnico rossonero -. Sono arrabbiato perché potremmo essere primi, avere quei 6-8 punti in più. Così come saremmo potuti uscire da Cesena 4 a 1, ma non è così”.

Cosa è mancato. “Probabilmente abbiamo dei difetti, ma possiamo migliorare. La squadra sta come me, è arrabbiata ma allo stesso tempo negli allenamenti di ieri ha iniziato a smaltire la delusione. Fortunatamente c’è il risvolto della medaglia: facciamo prestazioni eccellenti, un gran calcio con un temperamento che prima si vedeva meno. Il mio pensiero ora – dice -, è quello di lavorare ancora sulle cose positive continuando su quello che stiamo facendo. Andiamo avanti a testa alta: ci manca davvero poco”.

La gara col Cesena. “Mi dispiace era la partita perfetta, una cornice di 4 mila persone a seguito. Amarezza triplica. Si sta incominciando a trovare il capro espiratorio. Non puntiamo il dito. Gli errori li commettiamo tutti. Se questa squadra è arrivata a 86 punti l’anno scorso lo ha fatto anche commettendo errori tecnici. Ora forse paghiamo inesperienza e ingenuità. Se un giocatore sbaglia, la responsabilità è mia. Questa squadra prenderà tutti i punti che deve prendere”.

24 gol. Perché? “Ad Avellino e Pescara abbiamo preso 10 gol, forse mi vergogno, perché l’anno scorso la mia squadra è stata la miglior difesa del campionato. Ma mi interessa – chiarisce Stroppa -, era un momento topico che doveva continuare, la media è massacrante, vuol dire che dobbiamo farne 3 di gol, ma poi come sabato non sono bastati. Non perdiamo l’entusiasmo, vi prego – ribadisce Stroppa -. Basta poco. Altrimenti è un disastro”.

Il Parma. “Partita difficile, squadra che ha speso e si è rinforzata con i giocatori. La affrontiamo come le altre squadre affrontate allo Zaccheria. Possiamo far male. È una delle squadre, si vede, che prepara palle da fermo. Vedremo quanta benzina avremo nelle gambe. Recupereremo Nicastro, mentre niente da fare per FlorianoRubin non gioca perché ha un problema al ginocchio che si trascina da tempo. Dovrà curarsi. Non voleva lasciare la squadra. Se ha sbagliato un passaggio è solo perché io l’ho fatto giocare. Ha un attaccamento troppo forte, così come Empereur che non voleva uscire ad Avellino. Mi vengono a dire che Guarna non può giocare. Assolutamente no – ribadisce a gran voce il mister -, deve continuare a giocare così. Gli chiedo io di rischiare. Beretta non si era allenato tutta la settimana ecco perché ho preferito mettere dal primo minuto Floriano”.