
Esordio amaro per il Foggia. Inizia con una pesante sconfitta la Serie B dei rossoneri. 5 a 1 il risultato finale a Pescara. Passivo bugiardo per quanto mostrato dai ragazzi di Stroppa, dominatori del campo per circa un’ora a cavallo tra primo e secondo tempo. Mostruoso Chiricò, per un pomeriggio travestito da Robben. Per i padroni di casa è quasi impossibile fermare il numero 7 dei satanelli. Bene anche Fedato sulla sinistra ma il risultato, come detto, è tutto a favore della squadra di Zeman.
Inizio timoroso del Foggia che al 7′ va subito sotto. Martinelli sbaglia l’appoggio per Agazzi che si fa anticipare da Proietti, palla al centro per Pettinari che fa 1 a 0. Ma dopo qualche attimo di sbandamento, parte il monologo rossonero. Ci provano Deli, Rubin, Chiricò e Fedato ma senza mai impegnare particolarmente Pigliacelli. Ottime trame, insomma, ma senza mai affondare.
Secondo tempo sulla falsa riga del primo, almeno inizialmente. Il più pericoloso sempre Chiricò che al 50′ si libera di un avversario e calcia col destro ma Pigliacelli gli dice di no. Al 57′ la doccia fredda. Crescenzi va via sulla destra con troppa facilità, mette in mezzo e Pettinari fa doppietta d’esterno sinistro. Il Foggia subisce il colpo e al 63′ becca anche il terzo gol, stavolta da Benali, bravo a finalizzare un bello scambio al limite dell’area coi compagni prima di trafiggere Guarna con un diagonale sinistro.
I rossoneri smettono di giocare ed incassano un tremendo uno-due. Al 79′ Mancuso si libera in area e la mette a giro sul secondo palo per il 4 a 0. Un minuto più tardi, prodezza di Pettinari che se ne va sulla destra – con troppa facilità – e trova un gran gol spedendo la palla sotto la traversa, nonostante la posizione molto angolata.
Il Foggia prova almeno a segnare il gol della bandiera e all’88’ ci riesce grazie a Gerbo che trova l’angolino con un destro da fuori area.
Finisce 5 a 1. Foggia a tratti molto bello ma c’è tanto da rivedere, soprattutto in fase difensiva. In avanti, invece, si sono viste giocate importanti ma poca cattiveria sotto porta. Zeman batte l’allievo Stroppa.