Processo su abusi in convento San Pio, assolto Nardella. “Finito il tempo di Anna Verde”

Assolto perché il fatto non sussiste. Questa la decisione dei giudici del tribunale di Foggia che oggi si sono espressi sul caso di Matteo Nardella, il laico accusato di abusi su Anna Verde, ex dipendente dei frati cappuccini del convento di San Pio a San Giovanni Rotondo. Il giudice ha ritenuto non ci fosse certezza della prova optando, dunque, per l’assoluzione dell’imputato. Si attendono ora le motivazioni, previste entro 90 giorni. La procura, che aveva chiesto una pena importante – 3 anni e 8 mesi – valuterà se ricorrere in appello o meno. Soddisfatto Fabio Verile, legale di Nardella: “Sull’accusa di molestie c’è stata ampia assoluzione. Ritenute non credibili le testimonianze fornite da tre frati, tra l’altro non appartenenti alla provincia di San Giovanni Rotondo ma di altri distretti, che frequentavano saltuariamente il convento. Gli stessi poi sentiti dalla trasmissione di Italia 1”. Caduta anche l’accusa di violenza sessuale per l’episodio del 14 luglio 2012, come quella sulle presunte lesioni.

Verile non ha dubbi: “È sempre stata una montatura, piena di contraddizioni. È caduto il castello delle Iene (la trasmissione di Italia 1 che qualche anno fa trattò la vicenda, ndr), messo in piedi senza opportune verifiche. Questa sentenza riabilita San Giovanni Rotondo e pone fine al tempo di Anna Verde”. Per quanto riguarda la posizione dei frati, la procura ha chiesto l’archiviazione nonostante la ferma opposizione dei legali della donna. Il giudice si è riservato di decidere in seguito.