
Minacce di morte e aggressione ai danni degli agenti della Polfer. Sono queste le ragioni che hanno portato all’arresto di un cittadino tunisino di 31 anni, K.H., pregiudicato in Italia senza fissa dimora. L’episodio è accaduto durante il sevizio di vigilanza il 26 giugno scorso, alle 19, nella stazione di Foggia.
Gli agenti della Polfer di Foggia avevano notato l’uomo sdraiato per terra sul marciapiede antistante il primo binario, si sono avvicinati pensando che fosse stato colto da un malore. Ma appena lo hanno raggiunto per chiedergli se fosse stato colto da malessere e se fosse necessario l’intervento del locale 118, all’improvviso, l’uomo in questione, senza alcuna spiegazione, iniziava ad inveire con linguaggio scurrile ed offensivo nei loro confronti, minacciandoli di morte.
Nonostante i diversi tentativi di portarlo alla calma, l’uomo, improvvisamente, per sottrarsi agli operatori, cercando di guadagnare l’uscita dalla stazione, nel momento in cui veniva bloccato, reagiva con violenza contro uno di essi spintonandolo con pugni e calci. Il tunisino, perciò, è stato arrestato ed identificato. Giunti in ufficio per le incombenze del caso, veniva richiesto l’intervento del 118 poiché l’arrestato continuava a dimenarsi in evidente stato di agitazione psicofisica. Avvisato il pm di turno, questi disponeva la traduzione nella locale casa circondariale del cittadino tunisino poiché si era reso responsabile di lesioni, violenza, resistenza e minacce nei confronti di P.U. che, successivamente, veniva accompagnato presso il locale Pronto soccorso per le cure del caso.