Il gip di Foggia ha revocato ogni residuale misura cautelare a due delle quattro maestre di Biccari, Ernesta Salandra e Concetta Stampone, che da domani torneranno regolarmente a scuola. Il giudice, nel suo provvedimento, ha sottolineato, tra l’altro “l’intensità delle relazioni affettive tra le indagate e gli alunni (con i rispettivi genitori) della classe II”.
Michele Vaira, difensore delle due maestre, afferma: “Il secondo passo verso la verità è stato compiuto. Un mese fa, con la revoca dei domiciliari, eravamo riusciti a ridimensionare la gravità astratta delle condotte. Oggi, vediamo riconosciuta la necessità che le mie assistite tornino a lavorare, nell’interesse prioritario degli alunni. Al processo, dimostreremo l’assoluta insussistenza delle accuse.
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Intanto, mi preme sottolineare l’incommensurabile affetto dei genitori degli alunni, in particolari di quelli che (paradossalmente e contro la loro volontà) sono considerati persone offese, e ringraziare, anche a nome delle mie assistite, tutta la comunità cittadina biccarese per lo spirito di collaborazione durante le indagini difensive, inequivocabile segno di civiltà e solidarietà”. Insomma, domani le due insegnanti rientreranno in classe e Vaira a l’Immediato lo conferma a chiare lettere: “Entrambe non vedono l’ora”.
Resta in ballo la situazione delle altre due maestre, Lucia Saldarelli e Marianna Bimbo. Complicata soprattutto la posizione della prima sulla quale peserebbero alcuni video ritraenti violenze ai danni dei bambini. Più marginale la posizione della Bimbo, quest’ultima insegnante di sostegno.