“La zona archeologica e il Polo Museale di Ascoli Satriano sono una eccellenza del Mezzogiorno ancora tutto da scoprire e valorizzare. L’immensa ricchezza del patrimonio artistico ha un grande potenziale attrattivo e sono un volano per il turismo e l’economia del territorio: dalla preziosa collezione di opere d’arte sacra della plurimillenaria diocesi di Ascoli Satriano ai corredi funerari dauni più lussuosi rinvenuti nei secoli in zona, dagli incantevoli mosaici e tappeti di Villa Faragola fino agli splendidi Grifoni policromi restituiti dal Getty Museum, che hanno rappresentato la Puglia all’Expo di Milano dello scorso anno e l’Italia all’esposizione Unesco di Parigi del maggio appena scorso”. È quanto ha dichiarato Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo e deputata di Alternativa Popolare che oggi ha visitato la zona archeologica e il Polo Museale di Ascoli Satriano e le mostre ‘Lo Spreco Necessario’ e ‘Policromie del Sublime.’
Il sottosegretario ha evidenziato che “dopo l’Expo, grazie al ritorno di immagine garantito dai Grifoni, al Polo Museale si è passati da un numero di poche migliaia l’anno a 12mila visitatori per il solo periodo che va dal mese di marzo 2017 ad oggi. È una crescita importante che va sostenuta e incentivata con politiche mirate e sinergie di ampio respiro a livello istituzionale e con il pieno coinvolgimento, l’interazione e la collaborazione di tutti gli attori interessati. Ad esempio a Monte Sant’Angelo, che ho visitato ieri, è cresciuto il turismo francofono, con buone potenzialità da sviluppare, dopo il riconoscimento Unesco nel giugno 2011 al santuario di San Michele Arcangelo”.
“I beni culturali – ha concluso – possono e devono diventare un centro di attrazione formidabile, alimentando un considerevole indotto. Bisogna puntare sulle specificità, sulle eccellenze, sulla tradizione e sull’innovazione e la comunicazione e sulla qualità nell’accoglienza e nei servizi offerti.
Un patrimonio inestimabile che rappresenta una risorsa che abbiamo il dovere di custodire gelosamente, preservare e rilanciare, a ogni livello, dalle stanze ministeriali fino agli uffici comunali più remoti”.