Il ministro provveda immediatamente con una attività ispettiva presso l’Ufficio Giudiziario di Foggia per far luce su quanto accade intorno al fallimento della società “Baia dei Faraglioni” sul Gargano e in particolare sulla assegnazione successiva, attraverso gara pubblica, della locazione della struttura alberghiera alla società “Compagnia del Mare”, che sembrerebbe mancare dei requisiti idonei: è questa la richiesta rivolta dal senatore Iurlaro (ALA- SCCLP) al ministro della Giustizia in una nuova interrogazione urgente a risposta orale.
“I criteri di scelta dell’affittuario avrebbero dovuto tener conto – si legge nella interrogazione -, dell’ammontare del canone offerto e delle garanzie prestate in ordine allo stipulando contratto di locazione temporanea di immobile, non essendo stata richiesta la presentazione di alcun piano industriale. La società “Vittoria”, a fronte di un canone minimo di 225.000 euro, oltre IVA, con offerte al rialzo stabilite nell’avviso pubblico, ha offerto un canone finale di 370.000 euro, maggiore, dunque, rispetto a quello di 356.000 della concorrente “Compagnia del Mare”. “La stessa, continua l’interrogazione è una società con un capitale sociale versato di 20.000 euro, operante nel settore dei servizi turistico ricettivi, e non parrebbe possedere le necessarie capacità organizzative e finanziarie necessarie a gestire una struttura ricettiva di lusso, evidenziando, quindi, che, al contrario della “Vittoria” che risulta godere di una situazione patrimoniale/finanziaria decisamente più solida, trattandosi di una società con capitale versato pari a 1.291.250 euro, con oltre quaranta addetti alle sue dipendenze e con significativa esperienza nella gestione di strutture ricettive di lusso, vi sarebbe la sostanziale carenza delle necessarie “garanzie” da prestare per l’affitto temporaneo e, conseguentemente, minori tutele per la massa dei creditori”.
“Parrebbe inoltre che – continua il senatore -, il giudice delegato al fallimento ha avallato la scelta dei curatori che avevano assegnato la locazione della struttura alberghiera alla società “Compagnia del Mare”, sulla scorta dell’unica considerazione, secondo la quale tale azienda sarebbe stata in grado di garantire la proficua prosecuzione dell’operatività dell’Hotel “Baia dei Faraglioni”.
“È evidente che – conclude Iurlaro -, da quanto descritto emerge chiaramente come le decisioni assunte dalla curatela e dal giudice delegato, da un lato contraddicono, di fatto, la ratio e le finalità della procedura competitiva, ad evidenza pubblica basata proprio sull’assegnazione al miglior offerente, producendo, dall’altro, un evidente danno alla massa dei creditori. Ecco perché occorre al più presto fare chiarezza e che il ministro provveda quanto prima a chiarire e verificare se presso l’Ufficio Giudiziario di Foggia tutto si svolga in maniera regolare”.