Omicidio Maiellaro, l’ombra della vendetta. La vittima eliminò coetaneo nel 2002

Precedenti per droga e armi ma, soprattutto, un omicidio commesso quando aveva 22 anni. Pasquale Maiellaro, ucciso stamattina in via Aldo Moro a Torremaggiore, nell’agosto 2002 eliminò a colpi di pistola il coetaneo Nazareno Protano. All’epoca muratore, Maiellaro si costituì ai carabinieri confessando di aver ammazzato Protano perché “lo aveva guardato male per la strada”. Uno sguardo sfociato in un litigio e infine nei colpi di pistola, esplosi con una calibro 9. Sei colpi alla schiena e uno al cuore.

Durante il litigio, Maiellaro ebbe la peggio sotto gli occhi della moglie. Ferito, tornò a casa, prese l’arma e raggiunse il rivale per ucciderlo a bruciapelo. Per quell’episodio scontò diversi anni di carcere, prima di tornare libero e darsi al lavoro di operatore ecologico. Stamattina, mentre era impegnato nella raccolta dei rifiuti porta a porta, qualcuno lo ha ammazzato con cinque colpi di pistola calibro 7,65. I carabinieri hanno acquisito i filmati della videosorveglianza, ascoltato amici e parenti ed eseguito stub su alcuni sospettati. Nessuna testimonianza.