Negli ultimi giorni, in tre distinte operazioni di servizio, i carabinieri di Cerignola hanno tratto in arresto 3 persone per svariati reati. Il primo a finire in manette Yocouba Compaore, classe ’85, cittadino del Burkina Faso con precedenti di polizia. I militari dell’Aliquota Radiomobile l’altroieri notte hanno intimato l’Alt a un furgone sospetto, con due persone a bordo, intercettato lungo la SS16. Il conducente del mezzo, anziché arrestare la corsa, si è dato alla fuga ma dopo circa 10 chilometri è stato bloccato. Durante l’inseguimento, però, l’autista aveva più volte tentato di mandare fuori strada l’autovettura militare. Fermato il mezzo, i due malviventi hanno proseguito la fuga a piedi. Uno è stato arrestato, l’altro è riuscito a dileguarsi tra le campagne. Manette ai polsi per Compaore, trovato anche sprovvisto di patente. Ma la fuga non era dovuta solo alla mancanza del permesso di guida. Infatti, i militari, a seguito di perquisizione, hanno trovato all’interno del mezzo 94 pannelli fotovoltaici, di provenienza furtiva, per cui sono ancora in corso accertamenti finalizzati a risalire al loro legittimo proprietario. Compaore è stato quindi tratto in arresto e dovrà rispondere di resistenza a Pubblico Ufficiale e ricettazione.
Gli uomini della Stazione di Cerignola, invece, hanno tratto in arresto Geremia Giuliano, classe ’67, pregiudicato. All’uomo è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Modena. Giuliano, infatti, era riuscito a scampare al blitz degli uomini della squadra mobile di Modena che nei giorni scorsi aveva portato in carcere numerosi soggetti, molti dei quali di Cerignola, per vari furti presso capannoni del nord Italia fruttati ai malfattori centinaia di migliaia di euro. Giuliano è stato condotto presso il carcere di Foggia.
Infine, arrestato dagli uomini dell’Aliquota Radiomobile, Lucian Dragusin, classe ’67, pregiudicato di origini rumene. Nella serata di martedì l’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, si era recato in un minimarket del centro cittadino, pretendendo, dietro la minaccia della distruzione del locale, la somma di 500 euro, da corrispondere una volta al mese. L’uomo, non contento, sempre minacciando il titolare, si era impossessato di una bottiglia di superalcolico, uscendo dal locale senza pagarla. Nell’uscire, però, il malfattore si è trovato davanti i carabinieri, intanto allertati da un avventore dell’esercizio commerciale, che hanno faticato non poco per ammanettarlo. L’uomo, che dovrà rispondere di tentata estorsione, rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale, a seguito dell’udienza di convalida dell’arresto, è stato sottoposto ai domiciliari.