L’ “Andrea Chénier” incanta il pubblico foggiano nella notte della prima nazionale e dà il via alle celebrazioni del 150? anniversario dalla nascita di Umberto Giordano. La lirica è così tornata nella «casa» dedicata all’immortale maestro, ancora una volta come oggetto culturale estremamente raffinato e prezioso, come l’ha definita il direttore d’orchestra Massimiliano Stefanelli, nel giorno della presentazione dell’opera.
Fratellanza e amore, i due valori cardini della rappresentazione, che fu portata in scena per la prima volta il 28 marzo 1896 al Teatro della Scala di Milano. Invenzione melodica, caratterizzazione dei personaggi, ritmo teatrale sempre vivo, scandiscono il dramma di ambiente storico suddiviso in quattro quadri.
Il protagonista Stefano La Colla nelle vesti di Chénier difende l’amore per la patria ed insulta l’indifferenza degli aristocratici verso la sofferenza. È il 1789: durante una festa in un sontuoso giardino d’inverno a Parigi, si innamora della bella e aristocratica Maddalena, interpretata da Cristina Piperno. Cinque anni dopo, Parigi è una città consumata dal sospetto e dalla paura. Divampato l’amore, la rappresentazione si sposta nel tribunale rivoluzionario, dove al termine del terzo quadro, Chénier viene condannato a morte tra l’esultanza della popolazione. Nell’ultimo quadro, ambientato nel cortile della prigione di San Lazzaro, Chénier scrive i suoi ultimi versi, assistito dall’amico Roucher, in attesa di morire. All’alba i soldati prelevano i condannati e la giovane Maddalena si sostituisce ad una prigioniera, così i due amanti vengono condotti alla ghigliottina.
L’opera, accompagnata dalla proiezione dei sopratitoli del testo, spazia da un brano all’altro, da “Un dì all’azzurro spazio” a “Come un bel dì di maggio”, interpretati con maestranza da La Colla. L’orchestra del Conservatorio “Umberto Giordano” e il Coro Lirico Pugliese diretto da Agostino Ruscillo accompagnano gli interpreti dell’opera lirica sul palco, Elia Fabbian, Sofio Janelidze, Angela Bonfitto, Daniele Piscopo, Matteo D’Ippolito, Cataldo Caputo, Carlo Agostini, diretti dal regista Alberto Paloscia. Prestigiosi anche i contributi tecnici curati da Alfredo Troisi per le scenografie, Artemio Cabassi ai costumi, Lucia Fiore alle coreografie.
Una serata ricca di orgoglio e soddisfazione per il Comitato Tecnico-Scientifico costituito per le celebrazioni dell’Anno Giordaniano dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Comune di Foggia, in primis dal sindaco Franco Landella, dall’assessore comunale alla Cultura Anna Paola Giuliani, dal dirigente del Settore Cultura Carlo Dicesare, dal presidente della commissione Cultura Antonio Vigiano, dal direttore del Conservatorio di Foggia, Francesco Di Lernia e dal coordinatore artistico, Dino De Palma. “Andrea Chénier” replicherà domani, domenica 26 marzo 2017, alle ore 18:30.