Proseguono all’insegna delle emozioni gli incontri con gli scrittori organizzati presso la Casa Circondariale di Foggia nell’ambito del “Tavolo Carcere e Volontariato”, il progetto realizzato dal CSV Foggia in collaborazione con le associazioni Leggo QuINDi sono di Foggia, Centro Studi Diomede di Castelluccio dei Sauri e libreria Ubik, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Foggia.
Il 23 febbraio, il teatro dell’Istituto ha ospitato Simona Lo Iacono per la presentazione di “Le streghe di Lenzavacche”. “Vennero così chiamate nel 1600 in Sicilia un gruppo di mogli abbandonate, spose gravide, figlie reiette o semplicemente sfuggite a situazioni di emarginazione, che si riunirono in una casa ai margini – ha raccontato il magistrato e scrittrice a una folta platea –. È la storia di un minuscolo paese della Sicilia, in cui vivono Felice, un bimbo sfortunato ma vivacissimo, la madre Rosalba e la nonna Tilde”. Numerose le domande dei detenuti presenti, a cui Simona Lo Iacono ha voluto sottolineare “l’importanza del potere delle storie e dell’arte, che diventa uno strumento prezioso per creare una relazione tra le persone. Questo accade nel carcere di Brucoli, dove da anni faccio la volontaria. Con un gruppo di 13 detenuti tengo corsi di letteratura, scrittura e teatro, tutti mezzi artistici con i quali voglio contribuire ad attuare il principio rieducativo della pena, sancito dall’art. 27 della Costituzione”.
Grandi applausi e forti emozioni ha regalato, il 24 febbraio, la presentazione di “Gli eroi di Unterluss”, libro scritto dal giornalista Andrea Parodi, presente nel Carcere di Foggia insieme a Michele Montagano, ultimo sopravvissuto degli eroi e Carlo Trotta, docente e storico. In platea, ad ascoltare tra i detenuti il toccante racconto di Michele Montagano, anche due figli di un altro eroe, il foggiano Mario Forcella.
I ristretti della Casa Circondariale di Foggia, in rispettoso silenzio per due ore, hanno poi voluto rendere omaggio a Michele Montagano – e alla sua lezione di storia e di vita – con lunghi applausi, alzandosi tutti in piedi. “Quello che insegnano la mia storia e tutte le vicende di guerra e sofferenza è che non bisogna mai cedere all’odio e che si deve sempre rispettare l’altro, senza recare danno ad alcuno”, ha detto l’eroe di Unterluss. Aggiungendo poi “ho fatto solo il mio dovere”.
L’evento commemorativo era iniziato già in mattinata, organizzato dal Liceo Artistico “Perugini” di Foggia, nell’Aula Magna del Liceo Classico “V. Lanza”, alla presenza delle autorità cittadine e degli studenti degli Istituti “Perugini” e “Giannone”, introdotto dalla presentazione di Stefano Picciaredda, docente di Storia Contemporanea dell’Università di Foggia e alla presenza di numerosi rappresentanti della Polizia Stradale, in onore della memoria di Mario De Benedittis, l’altro eroe foggiano di Unterluss, fondatore della stessa Polizia Stradale.
Il 24 febbraio 1945, i 44 eroi di Unterluss – offrirono la propria vita in cambio di quella di 21 compagni scelti per la decimazione dalla Gestapo e destinati alla fucilazione.
“Il nostro impegno – sottolinea il presidente del CSV Foggia, Pasquale Marchese – negli ultimi anni si è concentrato in particolare sulla promozione del volontariato in ambito penitenziario. Le associazioni mostrano un nuovo interesse e sono pronte a misurarsi in questo ambito, ancora nuovo per il nostro territorio. Qualche giorno fa, la nostra responsabile della promozione del volontariato in carcere, Annalisa Graziano e il fotografo Giovanni Rinaldi hanno presentato il volume ‘L’altra Possibilità’, viaggio nel mondo penitenziario agli studenti del ‘Pacinotti’ coinvolti nel progetto ‘Edificio della Memoria’.
Attraverso tali incontri di sensibilizzazione, cerchiamo di raccontare lo sforzo dei volontari nella casa circondariale, la loro attenzione a proporre sempre nuove attività. Noi svolgiamo e continueremo a svolgere il nostro ruolo di supporto, favorendo questa rete solidale che si sta creando con l’Istituto Penitenziario, grazie alla grande disponibilità della Direzione, dell’Area Educativa e del Corpo di Polizia Penitenziaria”.