
“Quale lettore non ha mai desiderato vivere la storia che sta leggendo? Quale scrittore non ha mai desiderato essere il personaggio che sta scrivendo?” Si legge così, nella prefazione di “8 corde tese”, nuova esperienza letteraria che vede come protagonisti due attori e autori della compagnia del Teatro dei Limoni di Foggia, Leonardo Losavio e Daryoush Francesco Nikzad.
Il libro, primo esempio di “breaking book”, è il capostipite di quattro romanzi autoconclusivi, tasselli di un’unica grande storia che permette al lettore di entrare in carne e ossa nelle fasi successive della storia che sta leggendo, nei panni di un personaggio originale da lui creato: la rottura della solita barriera che divide la realtà del lettore dalla realtà del libro che sta leggendo.
L’esperimento innovativo, che riflette sulla rappresentazione della realtà tradotta e trasmessa in reality, opera di autore collettivo e creativo, è stato presentato ieri sera, a Foggia, presso la sede della Fondazione Banca del Monte.
Tutto è iniziato dalla pubblicazione di un bando, definito “incoraggiante”, che selezionava 8 autori per un esperimento letterario da svolgere in isolamento, alle pendici di un paese del Gargano, per la durata di 5 giorni, lontani da ogni mezzo di comunicazione (telefoni ed internet) e con un preambolo molto importante, sette dei partecipanti avranno fama e ricchezza con un premio di 2 milioni a testa, mentre uno morirà.
Una guida e un aiutante conducono l’esperimento accompagnando gli otto partecipanti (e autori, provenienti da tutta Italia) nella trama del romanzo, in quello che viene definito un esperimento di scrittura, ma anche e soprattutto di vita, scritto sotto forma di diario.
“Mi piaceva l’idea di scrivere qualcosa che andasse aldilà dei soliti libri che vengono scritti e, con personaggi che incarnassero persone reali – ha spiegato Leonardo Losavio -. Il libro si può definire un romanzo di avventura, in cui la storia narrativa è molto simile a quella reale. All’interno del progetto, della durata di 4-5 anni, c’è l’opportunità per il lettore di entrare nella vicenda e dare il suo contributo in carne ed ossa”.
Durante la presentazione del libro, gli attori del Teatro dei Limoni, hanno letto alcuni brani tratti dal romanzo, raccontando le vicende sul luogo dell’appuntamento, luogo dove le diverse identità si sono immerse.
“Tornare alla realtà – svelano alcuni protagonisti, tra cui Carmine Madeo, Gianluca Purgatorio, Francesco Giordano, Pasquale Tritta -, non è stato facile. Nei cinque giorni trascorsi insieme però, nonostante il fatto stesso di mettere otto teste con otto idee diverse non fosse cosa facile, non c’è stata alcun tipo di contraddizione tra di noi”.
Quella di “8 corde tese” è una storia che così non è stata mai letta, perché mai una storia è stata scritta così. Nella serata di ieri è intervenuto anche Antonio Catapano, direttore della nuova casa editrice Nowhere books, e Laura Pirro de Il Sentiero dell’Anima, la location a pochi chilometri da San Marco in Lamis nella quale è stata vissuta l’avventura.
Il libro è promosso dalla Fondazione Banco del Monte di Foggia, dal Teatro dei Limoni e da Nowhere books, in collaborazione con Ubik Foggia e Laboratorio Urbano ArteFacendo.