Due vite spezzate ogni tre giorni a causa degli incidenti stradali. È il dato pugliese sulla sicurezza stradale diramato oggi dall’Istat, basato sui dati del 2015. L’anno scorso complessivamente in regione sono morte 232 persone (una in più rispetto al 2014), mentre sono rimaste ferite 15.646, meno rispetto alle 15.919 del 2014. In aumento, sia pure di poco il numero degli incidenti, passati dai 9.499 ai 9.524 dello scorso anno, di cui 215 quelli mortali (209 nel 2014).
L’aumento dei morti riflette un andamento nazionale, come rivela l’Istat: nel 2015, per la prima volta dal 2001, è tornato a crescere (+1,4%) il numero delle vittime, a fronte di una flessione dell’1,4% degli incidenti e dell’1,7% dei feriti. In aumento anche i feriti gravi: quasi 16mila contro i 15mila del 2014 (+6,4%). In totale nel 2015 in Italia si sono verificati 174.539 incidenti con lesioni a persone (478 in media ogni giorno), che hanno provocato 3.428 decessi (9,3/g.) e 246.920 feriti (478/g.).
La provincia più disastrosa per numero di morti è quella di Bari che registra 61 vittime, seguita da quella di Lecce (53 morti), Foggia (45), Brindisi (25) Bat e Taranto (24). Per numero di incidenti, invece, dopo la Provincia di Bari che resta in alto alla classifica (3.656 sinistri), vi è Lecce con 1.763 sinistri, seguita da Taranto (1175), Foggia (1174), Brindisi (957) e Bat (799). Il capoluogo registra il primato nel maggior numero di auto coinvolte negli incidenti per ogni 10mila mezzi circolanti: dai dati emerge che nel 2015 sono state coinvolte 135,27 vetture, il dato più alto in assoluto rispetto a tutti i grandi comuni italiani. Bari è seguita da Firenze (132,83 auto) e Milano (127,28).