Il Manfredonia Calcio dice sì alla sponsorizzazione dell’Energas, società campana intenzionata a installare un deposito gpl nei pressi di Siponto, e scoppia la protesta. Il presidente Antonio Sdanga ha parlato di scelta necessaria per garantire solidità economica al club biancazzurro. Una scelta tanto necessaria quanto impopolare. Sulla questione è intervenuta duramente Rosa Barone, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle: “Come già espresso tante volte e in altre sedi – ha scritto su Facebook -, sono profondamente contrariata rispetto questa scelta e questo modo di fare, la vita e la salute delle persone valgono di più di questi mezzi di compravendita del consenso. Sinceramente, spiace notare che si sia preferita addirittura la sponsorizzazione di una società non pugliese, a fronte dell’offerta di alcune realtà locali da incentivare e sponsorizzare. Non dobbiamo essere ipocriti, la sponsorizzazione dell’Energas celerebbe una sorta di consenso comprato verso la tifoseria e i manfredoniani, che invece da sempre mostrano diniego verso la società e i piani dell’azienda di costruire proprio a Manfredonia un impianto che non ha nessuna ricaduta positiva sul territorio, che non rispetta lo vocazione turistica e paesaggistica del Gargano e che potrebbe rappresentare un pericolo per la Provincia di Foggia. Invito i cittadini a non farsi affascinare da questo modo di comprare il loro consenso”.
Sdegno anche dal Caons, comitato associazioni operanti nel sociale che da tempo si batte contro l’Energas. Ecco l’intervento dell’ingegnere Matteo Starace: “E così dopo i timidi tentativi di dare un aiuto a Manfredonia Calcio, dichiarato spudoratamente disinteressato, siamo giunti, per fortuna con gioia di pochi, alle vantaggiose offerte (ben 500 mila euro) per sottrarre dalle fallimentari condizioni economiche la squadra della nostra città. Squadra che si fregia di una gloriosa maglia (bianco-celeste) e che ha avuto l’onore, unica al mondo, di viaggiare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, indossata dall’astronauta italiano Roberto Vittori durante la missione Sojuz TMA-6. E questo ha riempito di gioia ed onorato dirigenti, sponsor, tifosi, simpatizzanti e tutti i cittadini di Manfredonia.
Col tempo i tentativi sono diventati sempre più pressanti tanto da far cedere i dirigenti della squadra e alcuni politici locali (ovviamente bravi simpatizzanti dell’Energas) e spingerli all’accettazione di una sponsorizzazione infausta. E non si dica che tale sponsorizzazione ha solo aspetti economici e non secondi fini perché il gioco è chiaro, trasparente e facilmente intuibile. Questi fatti incontestabili preoccupano quanti, da tempo immemorabile, stanno difendendo dalle aggressioni la città di Manfredonia e il suo territorio, destinato, ormai, da Enti e Ministeri compiacenti, a diventare ancor di più una terra di conquista da parte di colonizzatori senza scrupoli. E’ proprio vero quello che qualche tempo fa si è detto di noi a livello nazionale: la nostra è una ‘‘Terra maledetta’’ perché destinata a ricettacolo di nefandezze inaudite.
La squadra del Manfredonia Calcio ora è sponsorizzata dall’Energas. Manfredonia, per colpa di pochi, risulta venduta a chi intende, da ben 16 anni, affossare quel poco di indenne che è rimasto a seguito delle incaute e peccaminose decisioni del passato. Noi del Caons, rappresentanti di ben 24 associazioni culturali, sportive, ambientalistiche, condanniamo questi patti scellerati ed auguriamo a Manfredonia tutto il bene possibile.
Bene che potrà realizzarsi solo se le nostre coscienze incominciano a vibrare all’unisono per modificare gli atteggiamenti del passato rivelatisi deleteri, nocivi all’interesse comune. E non è difficile. Basta pensare che il nostro è un territorio baciato dalla fortuna (che noi, comunque, non abbiamo saputo sfruttare) per la presenza di specifici attrattori, vuoi quelli paesaggistici, vuoi quelli architettonici, artistici, archeologici, ecc. Manfredonia, svegliati. Non lasciarti abbindolare ancora una volta da chi ti vuole al ‘‘guinzaglio degli interessi altrui’’.