Porte sfondate, almeno 20 tifosi in campo, bottigliette lanciate dalla tribuna principale. Quella presentata alla vigilia come una “festa dello sport” si è rivelata una pagina poco edificante per tutta la città di Foggia, finita sulle prime pagine per i disordini durante la finale playoff col Pisa. In prima pagina spicca Gattuso, dieci anni fa campione del mondo a Berlino, con tanto di borsa del ghiaccio sulla testa. L’ex Milan è stato colto in pieno da qualche esagitato della tribuna, durante la pioggia di bottigliette che già in precedenza aveva sfiorato l’allenatore dei toscani. In un clima infernale, scatenato dopo alcune perdite di tempo da parte dei calciatori ospiti, ha fatto fiasco la sicurezza. Circa 20 i tifosi che dalla curva sud hanno fatto irruzione in campo, fortunatamente fermati prima che potessero entrare in contatto con Lisuzzo e compagni. In un video registrato dalla nostra testata, si nota un giovane mentre cerca di sfondare le porte che dalla curva danno accesso al campo. Fosse riuscito nel suo intento, l’invasione sarebbe stata incontenibile.
Anche gli agenti di polizia sono finiti nel mirino. Alcune bottigliette hanno sfiorato gli uomini delle forze dell’ordine mentre si dirigevano in campo per riportare la calma. Certa la multa per la società rossonera e non si esclude la squalifica del campo per le prime partite casalinghe della prossima stagione. La situazione è tornata alla normalità a fine partita, quando i tifosi hanno tributato un giusto applauso ai giocatori rossoneri. Iemmello e soci hanno dato tutto ma forse sono arrivati troppo stanchi all’appuntamento decisivo contro un Pisa lanciatissimo dopo un ottimo finale di stagione. Condizione atletica e maggiore organizzazione difensiva le chiavi del successo toscano. Per il Foggia c’è il rammarico di quella partita persa male all’andata, a causa soprattutto della pessima prestazione di Narciso e Loiacono, entrambi assenti ieri.
Il futuro di De Zerbi… e Gattuso
Lo scenario che si apre per i due mister potrebbe essere sorprendente. Nonostante il risultato della finale, Gattuso sarebbe già con le valige pronte. Più probabile la permanenza di De Zerbi, stando alle parole pronunciate dall’allenatore bresciano nella conferenza stampa di fine partita. “Entro pochi giorni deciderò cosa fare. Se ci sono i margini che dico io resterò, altrimenti andrò via”. Il tecnico potrebbe rimanere se i suoi programmi tecnici coincideranno con quelli della società. Non è una questione economica, “non chiedo un euro in più”, ha sottolineato De Zerbi. “Se ho squadre di Serie A che mi vogliono vuol dire che ho lavorato bene con questo gruppo di giocatori. Nella vita bisogna anche essere riconoscenti. Sarei andato via più facilmente in caso di promozione. Così mi dà fastidio (sulla nostra pagina Facebook la conferenza integrale, ndr)”. Ma la sensazione, nonostante le dichiarazioni in conferenza, è che si vada verso una separazione. Sull’allenatore rossonero resta forte l’interesse del Crotone, neo promosso nella massima serie.
Per Gattuso invece, cercato da alcuni club di B e A, l’addio sembra certo. Le sue idee non sarebbero in linea con quelle del club pisano, alle prese con vicissitudini societarie. Il presidente Petroni ha fatto sapere che mercoledì annuncerà il nome dell’allenatore. Si parla anche di Zeman.