
Il 13 maggio alle 11, presso la Sala Guaccero del Consiglio Regionale della Puglia in via Giulio Petroni 19 a Bari, nell’ambito del Progetto “Atelier dell’Ausilio” finanziato dalla “Fondazione Con il Sud”, il Garante dei diritti delle persone private della libertà promuove un workshop sull’esperienza progettuale in corso di svolgimento presso il Carcere di Lucera e presso l’Officina AdA di Cerignola e nel territorio della Asl di Foggia. Col coinvolgimento, a titolo lavorativo per effetto di regolari assunzioni, rispettivamente, di tre detenuti e quattro soggetti in esecuzione penale esterna. Nell’occasione potranno essere verificate le potenzialità insite nella Proposta di Legge regionale sul riuso degli ausili protesici, dopo gli interventi di ripristino funzionale, affidati a imprese sociali.
Ne discuteranno: il Presidente del Consiglio Regionale, Mario Loizzo, il Consigliere Regionale Alfonsino Pisicchio, il Direttore del Dip.to Reg.le Promozione della Salute, Giovanni Gorgoni, il Direttore della Casa C.le di Lucera, Giuseppe Altomare, il Presidente di ESCOOP, Paolo Tanese, il Provveditore Reg.le dell’Amm.ne Penitenziaria per la Puglia e la Basilicata, Carmelo Cantone e il Garante Piero Rossi. Parteciperanno, inoltre, i Consiglieri Regionali Marco Lacarra, Paolo Pellegrino e Giuseppe Turco, il Direttore Generale della ASL FG, Vito Piazzolla, il Direttore dell’UEPE di Foggia, Angela Intini, la vice direttrice della Casa C.le di Bari, Valeria Pirè, il già direttore della Casa C.le di Lucera, Davide Diflorio e i partner del Progetto. Invitati a partecipare anche tutti i direttori degli Istituti di Pena di Puglia e tutti i Direttori Generali delle ASL regionali.
Nel corso del workshop partirà una istanza, rivolta all’Amministrazione Regionale, affinché voglia dotarsi di un atto di indirizzo che, nelle more della promulgazione della normativa di cui alla citata Proposta di Legge, inviti le Direzioni Regionali delle ASL pugliesi a dar seguito al recupero e sanificazione degli ausili, attraverso l’inserimento lavorativo di persone a rischio di disagio sociale, tra i quali le persone in esecuzione penale. Il Progetto “Atelier dell’Ausilio” ha dimostrato, nei fatti, che è possibile incidere in maniera virtuosa ed economicamente considerevole sul risparmio della spesa pubblica sanitaria, attraverso il riscatto sociale di persone svantaggiate.