
Nella mattinata di ieri gli agenti del commissariato di polizia di Manfredonia, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Francesco Chiarista, 23enne del posto, in quanto il giovane, verso la fine del mese di gennaio, si era reso responsabile del reato di atti persecutori, lesioni e minacce nei confronti della sua ex fidanzata e del padre.
Le indagini traggono origine verso la fine dello scorso mese, quando al commissariato si è presentata una giovane ragazza, accompagnata dal padre, in evidente stato di shock e con delle vistose ferite all’orecchio e alle mani.
Grazie al supporto psicologico degli agenti, con non poca fatica, la ragazza si è calmata e ha raccontato tutto riferendo della sua relazione sentimentale con Chiarista, quest’ultimo tormentato dalla gelosia, sfociata in gesti di violenza.
Infatti, in più di una circostanza, il giovane ha insultato, schiaffeggiato e preso a calci la ragazza che però, ancora innamorata del suo “carnefice”, inizialmente non ha denunciato le aggressioni, evitando persino il ricorso alle cure mediche.
Dopo le ripetute aggressioni fisiche e verbali, la ragazza ha finalmente trovato il coraggio di interrompere la relazione con Chiarista, scelta non accettata dal giovane tanto che, quasi come se la ragazza fosse un oggetto, le ha detto “tu appartieni solo a me”.
A far accrescere il timore della ragazza nei confronti del 23enne, l’indole particolarmente violenta di quest’ultimo che nel marzo dello scorso anno venne raggiunto da una ordinanza di misura cautelare che disponeva il divieto di dimora nel comune di Manfredonia, in quanto lo stesso in concorso con altri coetanei, si era reso responsabile di un aggressione con noccoliere e coltelli in danno di due cittadini extra-comunitari.
In virtù del provvedimento cautelare, Chiarista si era trasferito nel comune di Zapponeta, per cui la ragazza si sentiva sollevata nonostante le continue telefonate l’avevano costretta a cambiare numero di cellulare.
Il periodo di relativa tranquillità per la ragazza, è terminato dopo qualche mese con la revoca del provvedimento cautelare.
Infatti rientrato a Manfredonia, il 23enne è tornato alla carica con episodi sempre più violenti nei confronti della ragazza che ha deciso di rivolgersi, finalmente, alla Polizia di Stato.
La vittima ha denunciato il giovane, protagonista di un’altra aggressione nei confronti della sua ormai ex fidanzata, nei pressi dell’ospedale. Anche in quel caso calci e schiaffi. La ragazza ha provato a difendersi cercando di divincolarsi ma Chiarista l’ha raggiunta per picchiarla ancora una volta e perfino sputandole sul volto.
Sfuggita all’aggressione e raggiunto il padre, la ragazza è stata accompagnata in commissariato. Tuttavia Chiarista, a bordo di un’autovettura condotta da alcuni amici, l’ha raggiunta inveendo anche contro il padre della vittima.
Dopo la denuncia, la ragazza, accompagnata dal genitore, si è recata al Pronto soccorso. All’interno della sala d’attesa, la vittima è stata identificata da un’amica di Chiarista che a sua volta l’ha aggredita verbalmente per poi colpirla con schiaffi, calci e tirandole i capelli.
Il genitore della ragazza prontamente è intervenuto in aiuto della figlia, ma a questo punto è giunto in Pronto soccorso proprio Chiarista, il quale con violenza prima si è scagliato contro l’uomo, colpendolo con pugni al volto e poi contro la ragazza colpendola nuovamente al volto.
Solo con l’intervento del personale medico e di quello preposto alla vigilanza, la ragazza e suo padre sono riusciti ad allontanarsi dal Pronto soccorso ed allertare le forze dell’ordine.
A supportare l’attività di indagine, svolta dagli agenti del commissariato di Manfredonia e coordinata dal Pm titolare delle indagini, oltre alla testimonianza di alcune persone presenti al momento dell’aggressione, vi sono anche le immagini riprese da alcune telecamere presenti all’interno del Pronto soccorso che dimostrano l’inaudita violenza con la quale il 23enne ha sferrato dei pugni al volto del padre della ragazza che temendo per la vita della figlia le aveva fatto scudo con il proprio corpo, assorbendo tutta la furia incontrollata dell’aggressore.
Il G.I.P. del Tribunale di Foggia esaminata la richiesta avanzata dal Pm, ha accolto in pieno l’impianto accusatorio, emettendo nei confronti del giovane un’ordinanza di custodia cautelare con la quale ha disposto gli arresti domiciliari.
Si ricorda che lo scorso anno Chiarista era balzato alle cronache cittadine per via dei suoi atteggiamenti violenti, manifestati nei confronti di persone indifese, nonché per turbativa all’ordine pubblico durante i festeggiamenti della 62^ edizione del Carnevale Dauno.
Già nella settimana antecedente, in occasione della sfilata dei carri allegorici, il giovane era stato segnalato all’attenzione degli agenti per aver rivolto delle gravissime minacce agli organizzatori della manifestazioni e ai partecipanti della stessa sulle pagine del social network Facebook.