“Bari rappresenta un ponte culturale e commerciale verso i Balcani e, grazie al porto, è ingresso e transito di beni e persone ma purtroppo anche di ogni traffico illecito. Dal porto di Bari è transitato Abdeslam Salah, uno dei terroristi degli attentati di Parigi. Ed a Bari, lunedì scorso, è stato arrestato Majid Muhamad, un iracheno legato ad Ansar Al Islam, che, dopo aver scontato una condanna a 10 anni di reclusione per terrorismo, è stato ospite, all’inizio di quest’anno, al CIE (Centro di identificazione ed espulsione) di Bari, città ove ha risieduto, dopo aver vinto il ricorso contro il provvedimento di espulsione”. Lo ha detto Stefano Dambruoso, Questore della Camera, oggi in missione a Bari, come membro della delegazione della Commissione di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione e trattenimento dei migranti, presieduta da Gennaro Migliore, nel corso del sopralluogo presso il CIE (Centro di identificazione ed espulsione) ed il CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Bari.
“La cellula Ansar Al Islam, di cui faceva parte Majid Muhamad – spiega nei particolari Dambruoso – fu fondata dall’emiro Mullah Krekar, detenuto ora in Norvegia e su cui ho indagato nel 2003 quando ero alla Procura di Milano. Dopo più di dieci anni, sebbene arrestato, il nostro sistema democratico ha consentito la permanenza sul territorio italiano di un pericoloso terrorista. Queste notizie, provocano insicurezze tra i cittadini di cui dobbiamo tenere conto come politici”.
“Sarebbe quindi anche utile che gli organi di controllo effettuino, nel porto di Bari, interventi più accurati sia alle merci che alle persone, per non consentire supporto in un periodo come quello attuale a chi sollecita la chiusura delle frontier”, ha sottolineato Dambruoso, il quale, con particolare riferimento alla missione che lo ha portato nel capoluogo pugliese, ha sottolineato la necessità di “tenere alta l’attenzione anche presso i centri di Bari e Foggia con i controlli delle presenze, al fine di evitare che, accanto ai regolari ospiti richiedenti asilo, vi transitino soggetti vicini al pericolo fondamentalista”.