È senza mezzi termini l’intervento di Filippo Bubbico, vice di Angelino Alfano al Ministero degli Interni, oggi a Foggia per incontrare istituzioni e studenti all’Università. Prima nella sede di via Gramsci, poi a Giurisprudenza, in via Arpi. Ha parlato a braccio Bubbico, analizzando la situazione della Capitanata ma anche del resto del Mezzogiorno. Mafia, sanità, lavoro e ricerca sono le questioni più calde. Al sesto piano del palazzone di via Gramsci, Bubbico era in buona compagnia. Con lui al tavolo il rettore Maurizio Ricci, il prefetto Maria Tirone, i rappresentanti delle forze dell’ordine, l’onorevole Colomba Mongiello, l’assessore regionale Raffaele Piemontese e altre personalità provenienti dal mondo dell’università e delle associazioni di categoria.
Immediato l’affondo di Bubbico sulla criminalità locale. “A Foggia sta nascendo una mafia pericolosissima. Gli analisti la qualificano come una delle mafie dal livello di brutalità e violenza maggiore, comparabile con la ‘ndrangheta calabrese. Ma qui lo Stato c’è, grazie all’operatività di prefetto e forze di polizia. E anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari c’è maggiore attenzione. Ma è chiaro – ha aggiunto – che la presenza di uomini in divisa sia ancora insufficiente per contrastare al meglio il fenomeno”. E ancora: “Quando criminalità organizzata e politica si combinano insieme determinano i fenomeni più insopportabili. Solo arginando questo avrà senso tutto il resto. Ogni risorsa aggiuntiva destinata al territorio sarà inutile se prima non si abbattono certi ostacoli”. Bubbico ha affrontato in breve anche la questione rifiuti, al Sud sempre più critica. “Il ciclo dei rifiuti dovrebbe avere una gestione veloce ed efficiente invece complichiamo le cose. Portiamo al Nord Italia e in Germania i rifiuti puliti a prezzi vertiginosi, mentre quelli tossici finiscono affossati nella nostra terra. La criminalità è ormai capace di toccare il ciclo completo. Dobbiamo averne consapevolezza e ribellarci a questo sistema”.
Sanità allo sbando
“Esportiamo 5 miliardi di prestazioni sanitarie fuori dal Mezzogiorno. Denaro utile a questo territorio finisce altrove perché al Sud mancano centri di riferimento per le cure. Spesso i pazienti sono costretti a recarsi in ospedali come il Bambin Gesù o il Gaslini. Non siamo capaci di creare qui dei centri specializzati che potrebbero evitare i cosiddetti “viaggi della speranza”.
Il ruolo dell’Università
La ricetta contro tutto il malaffare? Bubbico ce l’ha. “Sarebbe importante sollecitare investimenti su conoscenza e cultura e in questo il ruolo delle università diventa fondamentale. Questo settore è da anni oggetto di riforme tese a introdurre la meritocrazia. Possiamo raggiungere risultati importanti solo se riusciremo a rendere più efficaci gli interventi e gli investimenti pubblici nell’ambito dell’Università. È questo il vero punto di svolta per tutto il Mezzogiorno“. Il salto di qualità passa dal potenziamento delle strutture e dei centri di ricerca, liberando le risorse presenti. Ma è necessario pretendere dai cittadini attenzione e rispetto delle regole. La questione non riguarda solo la politica che, anzi, spesso è condizionata dalla società civile”. La chiusura del suo intervento è ancora sulla Capitanata: “Sta per cominciare l’Anno Santo, una grande opportunità di rilancio per la provincia di Foggia, da sempre punto di riferimento del turismo religioso”.
Il caso San Severo
Nella città dell’Alto Tavoliere il 2015 è proprio un anno da dimenticare. Agguati in pieno giorno, bombe nella notte, episodi di violenza quotidiana. Una situazione da codice rosso. Il sindaco Francesco Miglio, in un colloquio riservato, ha illustrato al viceministro Bubbico le criticità in tema di sicurezza che San Severo si trova a dover affrontare.
“Il colloquio – spiega Miglio –, avvenuto a margine degli incontri istituzionali previsti dalla visita del viceministro sul territorio, è stato molto proficuo. Il rappresentante del Governo ha ascoltato con attenzione tutte le problematiche riguardanti la sicurezza pubblica e il controllo del territorio. Ho chiesto un potenziamento delle operazioni di intelligence e iniziative culturali a favore della legalità. Il viceministro Bubbico, che ringrazio per l’attenzione che ha voluto riservare al territorio nonostante i suoi impegni istituzionali, ha assicurato un impegno incisivo e concreto. Fisseremo con il Governo a breve un incontro più approfondito in città per fare il punto sulla situazione relativa all’ordine pubblico”.