È stato un rullo compressore il Foggia del derby col Lecce. Dal primo minuto, fino al novantesimo, ha mantenuto un ritmo impressionante. Una cattiveria che non si è vista nel bomber Pietro Iemmello, che in più di un’occasione ha avuto la possibilità di metterla dentro dall’interno dell’area, non riuscendoci per eccesso di leggerezza. Il contrario di Roberto Floriano che, entrato al posto di un improduttivo Maza, ha segnato sul tabellino il 4 a 0 finale alla prima occasione capitatagli. Nel mezzo, il grande lavoro a centrocampo di Coletti, Gerbo e Agnelli (quest’ultimo autore del 3 a zero).
Ottima la prestazione del numero 10 Sarno, autore di tre assist ed un gol su punizione da 30 metri (con la deviazione decisiva della barriera che ha spiazzato il portiere salentino Perucchini). L’altra punizione, quella di Gigliotti, un tiro a giro ad effetto sotto al sette, è forse l’emblema della partita dei ragazzi di mister Roberto De Zerbi: potente, equilibrata e chirurgica. Adesso il Foggia rivede la vetta. E fa paura.