“Per te farei tutto, anche ucciderti e poi suicidarmi”. Un cittadino maliano, Diallo Malick, 30 anni, residente nel Cara di Borgo Mezzanone si era invaghito della sua insegnante di italiano (poco più grande di lui) a tal punto da procurarle violenza fisica e verbale. La donna, della provincia di Foggia, sposata, ha subìto una lunga serie di avance. Telefonate, sms e persino un bacio che il giovane le ha dato durante le ore di lezione davanti a tutti. L’uomo era fermamente intenzionato ad avviare una relazione sentimentale con l’insegnante, utilizzando i rapporti istituzionali per contattarla e perseguitarla in qualsiasi momento.
Secondo gli inquirenti le continue molestie avevano procurato “un continuo e grave stato di paura e preoccupazione per l’incolumità della donna”. L’ “attività” di stalking era iniziata nell’ottobre 2014 con approcci sessuali in aula e poi proseguiti via telefono. Inutile il supporto dei colleghi della vittima e del direttore del centro, infatti Malick continuava ad insistere fino a quando è stato allontanato dal centro per alcuni mesi. Nonostante il provvedimento, l’uomo in questi giorni è tornato alla carica entrando abusivamente nel centro accoglienza per aggredire fisicamente la sua vittima. Minacciandola di morte e dicendosi pronto a uccidersi per lei. I carabinieri sono intervenuti prontamente arrestando il 30enne in flagranza di reato.