Avrebbero rischiato grosso pur di rubare 25 kg di rame in condutture, due trasformatori di tensione e uno di corrente. I carabinieri di Manfredonia hanno tratto in arresto in flagranza di reato il 45enne Giuseppe Caposeno ed il 35enne Filippo Angerillo per concorso in tentato furto aggravato. Entrambi già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Caposeno è anche sorvegliato speciale.
I militari sono stati allertati in tarda mattinata da una chiamata che ha segnalato la presenza di persone sospette nei pressi della centrale Enel di viale Padre Pio. I carabinieri, giunti immediatamente sul posto, hanno sorpreso i due malfattori ancora all’interno della struttura. Inutile il tentativo di fuga.
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La successiva ispezione dei luoghi ha consentito di appurare che i due erano penetrati all’interno dell’edificio abbattendo tutti gli ostacoli fissi che si erano trovati davanti con un grosso piede di porco ed un’asta, poi rinvenuti e posti in sequestro.
A pochi metri dalla prima porta poi, accantonati per essere prelevati prima della fuga, c’erano 25 kg di rame in condutture, due trasformatori di tensione ed uno di corrente. I due avevano anche aperto la parte superiore delle celle per accedere alla sbarratura in tensione a 20.000 volts, apparecchiatura che, anche solo toccata, provoca la morte.
Il danno stimato si aggira attorno ai 15.000 euro. Al termine degli accertamenti di rito, i due sono stati arrestati e sottoposti ai domiciliari.