
Se ieri mattina fosse arrivato uno non pratico di Foggia nei pressi della Città del Cinema, visto il parcheggio esaurito e la ressa all’ingresso, si sarebbe chiesto, probabilmente, quale kolossal stessero per trasmettere. Era la folla di studenti, amici e genitori accorsi per i test d’ingresso alla facoltà di Medicina dell’Università di Foggia, una delle mobilitazioni più importanti e fisse dopo le ferie. Tempo di scelte future, di speranze, impegno e ambizioni. Oggi è toccato a “Professioni sanitarie” (dietistica, fisioterapia, infermieristica, tecniche di laboratorio biomedico e tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia). 1475 candidati per 331 posti disponibili.
A Foggia in infermieristica se ne contano una settantina, 30 in fisioterapia, 20 in dietistica, gli altri sono distribuiti fra San Giovanni Rotondo e Barletta. L’atrio era occupato da molti parenti in attesa, fissi a guardare le scale mobili non certo con il fare spensierato di chi si accinge a contemplare il grande schermo. Sono arrivati anche dalla Basilicata e dalla Calabria, molti da Foggia e dalla provincia, tanti da San Giovanni Rotondo.
Giuliana Baorda ha frequentato il magistrale, viene dalla città di San Pio e ci riprova per la seconda volta. “Quest’anno erano più difficili, soprattutto la parte di logica e chimica”. Cento minuti per 60 quesiti a risposta multipla da svolgere fra le 11 e le 12.40. La voce all’altoparlante, quella della dottoressa Lops, ai banchetti del riconoscimento insieme ad altri due dirigenti universitari dalle 7 di mattina, ha suonato il “gong” di chiusura delle operazioni alle 13 sale impegnate.
I risultati si sapranno il 18, l’apertura delle “urne” avverrà il 14. Le materie più temute quelle scientifiche, chimica e biologia. Chiara Di Biase e Sara Di Leo sorridono all’uscita: “Ho risposto esattamente, era Manzoni quello che voleva sciacquare i panni nell’Arno”.
Se la sono cavata bene anche sui testi che riguardavano la guerra fredda, da collocare temporalmente e spazialmente. Non sembra si siano registrate particolari astrusità nelle domande di cultura generale, in numero inferiore rispetto agli altri anni. Le operazioni si sono svolte in modo sereno, nessuno ha fatto il furbo, scarsa la possibilità di avere il compagno di banco accanto perché la distribuzione nelle aule è stata molto rigida in base alla città di provenienza, laddove possibile.
Polizia in borghese nelle aule più affollate, penne distribuite dall’università. I candidati che si sono cimentati nei test di accesso all’università sono per la maggior parte appena diplomati, qualcuno ci riprova per la seconda o terza volta, si è registrata la partecipazione di quarantenni e cinquantenni, ogni anno la fascia d’età va dai 18 ai 50. Il numero di donne in corsa per la professione di infermiere, dietista e fisioterapista supera di gran lunga quello dei maschi.
Si riparte martedì 8 settembre con 575 candidati per 75 posti disponibili a Medicina e chirurgia e 28 in Odontoiatria e protesi dentaria. La selezione in Scienze motorie si svolgerà il 17 settembre per 99 posti disponibili.