Trasferito dopo 40 anni di onorato servizio. Questo è toccato a padre Domenico Costanzo, ormai 80enne frate cappuccino. L’uomo è noto per aver testimoniato a favore di Anna Verde, la donna che aveva denunciato molestie dai frati del santuario di San Giovanni Rotondo.
Padre Costanzo, una vita nel convento di Castelbuono in Sicilia (provincia di Palermo) dovrà fare le valige per trasferirsi in un monastero della Calabria. Una decisione che ha scosso l’intera comunità che ha lanciato da settimane un appello affinché l’80enne frate rimanga dove è sempre stato. “Dopo aver denunciato alla trasmissione “Le Iene” le violenze e i maltrattamenti subiti dalla donna – scrivono i fedeli – e dopo aver servito per quasi 40 anni la stessa comunità in provincia di Palermo, ha ricevuto un avviso di trasferimento. Padre Domenico ha servito la comunità di Castelbuono per quasi quarant’anni. Ha educato migliaia di ragazzi nel segno dello sport, della musica e del teatro. Ha vissuto la comunità da umile protagonista, contribuendo come pochi alla socialità, alla crescita culturale della comunità. Oggi – continuano i fedeli – astruse gerarchie ecclesiastiche hanno deciso irresponsabilmente di estirpare da Castelbuono un personaggio così positivo e importante”. Una notizia davvero sorprendente visto che padre Domenico è l’ultimo frate presente nel convento di Castelbuono dopo l’addio di padre Valeriano per sopraggiunti limiti di età. In pratica la struttura adesso resterà vacante.
Stessa sorte era toccata ad un altro frate, Ernesto Cicero, anche lui testimone a favore della donna e di recente trasferito a Spoleto in Umbria nonostante i suoi 70 anni. Costanzo e Cicero dimorarono per alcune estati a San Giovanni Rotondo (dal 2010 al 2013) dove avrebbero scoperto le molestie e il lungo calvario subito dalla vittima, fatto di abusi e mobbing.
Sui trasferimenti è chiaro il sospetto dei fedeli che puntano l’indice sul caso emerso durante il servizio de “Le Iene” su Italia Uno, quando un’ex dipendente della struttura di San Giovanni Rotondo raccontò le molestie subite dai frati prima di essere licenziata. Storie confermate da padre Domenico e padre Ernesto sui quali si scagliarono i colleghi frati pugliesi (oltre a parte della cittadinanza). “Dichiarazioni deliranti – affermarono – diffamatorie e calunniose. La signora è stata licenziata per “giustificato motivo”, tanto che si è vista respingere in due gradi di giudizio il relativo ricorso presentato dinanzi al giudice del lavoro. E le sue dichiarazioni, tra l’altro, sono state abilmente corroborate dalle dichiarazioni di due Frati Cappuccini della Sicilia, che hanno dimorato a San Giovanni Rotondo solo per pochissimi giorni e che hanno riferito racconti della ex dipendente”.
IL SERVIZIO DELLE IENE: http://www.iene.mediaset.it/puntate/2015/04/16/viviani-padre-pio-quello-che-i-frati-dicono-di-noi_9445.shtml
Dichiarazioni che scatenarono l’immediata reazione di padre Domenico: “Io Domenico Costanzo, sono uno dei due frati cappuccini siciliani – scrisse – e vi assicuro che sono stato tra voi, uno di voi e con voi per quattro estati, dal 2010 al 2013, più tutto il mese di settembre 2013 (e il mio collega ha dimorato per un periodo ancora più lungo). Ho lavorato nell’ambito della Pastorale e la liturgia e ho avuto modo di seguire da vicino e da lontano le vicende della “passione” di Anna Verde, e questo ve lo dimostro tramite due lettere che io ho trasmesso ai Ministri Provinciale e Generale cappuccini, che vedevo particolarmente assenti nei momenti drammatici che Anna viveva in ragione del vostro sistema persecutorio contro di lei, assolutamente immotivato “.