Nel Girone C della Lega Pro si scaldano i motori in vista dell’inizio del campionato. Le tifoserie sono già cariche, soprattutto quella foggiana. La nuova società, il buon calciomercato e il ritorno alla base di Iemmello fanno ben sperare tutta la piazza. E la vittoria in Coppa Italia contro il Bari ha eccitato ancora di più i fans rossoneri. Ecco il quadro attuale degli abbonamenti. A Foggia si viaggia attorno a quota 1500 nonostante i prezzi non siano proprio bassi (130 euro per le Curve). Exploit a Lecce dove sono arrivati a quota 5.696. Ma non bisogna dimenticarsi che fino al 23 agosto un abbonamento in curva è costato appena 25 euro. E nella seconda fase la società ha deciso di non riportare i prezzi al loro costo prestabilito (110 per un nuovo abbonato) ma di tenerli per tutti ancora con uno sconto del 50 per cento, vale a dire a 55 euro. Con questi prezzi non si compra neanche un biglietto di tribuna in qualsiasi stadio di ogni categoria, logico che la campagna abbonamenti fosse un successo. Al di là di un ritrovato entusiasmo per l’arrivo della nuova società e per gli acquisti fatti. Bene a Martina Franca, una tessera di curva costa appena 65 euro e la società se ne aspetta tante al grido di “No Martina, no party”. Slogan semplice, ma efficace.
A Benevento 863 tessere sottoscritte. A Matera curva e distinti costano 90 euro. Lo slogan voluto dal patron Columella è “Non vedo l’ora di ritornare”. Il dirigente lucano, che va sempre sopra le righe, ha chiesto ai suoi tifosi 5.000 sottoscrizioni, ma non sembra che la risposta sia stata finora pari alle sue aspettative. Tant’è che si è inventato una sorta di “giornata dell’abbonamento. Domani, domenica 30 agosto, il patròn, al grido “La passione non va in vacanza”, sarà in sede a far sottoscrivere personalmente l’abbonamento ai tifosi che si presenteranno. Chissà se sarà un successo.
A Cosenza hanno sottoscritto un centinaio di abbonamenti ed hanno il problema delle pochissime tessere del tifoso (2-300), senza le quali non ci si può abbonare. A Catanzaro sono in piena polemica dopo il varo della campagna avvenuta solo una settimana fa: in curva 150 euro un nuovo abbonato, 140 per uno che proviene dalla provincia, 130 per chi aveva l’abbonamento anche l’anno scorso. Senza particolari trovate, fatta eccezione per un gadget che è già diventato oggetto di scherno da parte di qualche tifoso: “Vogliamo la maglietta non il portachiavi con lo stemma del Catanzaro che si scolla dopo un giorno. Non è che ora ci fate trovare lo ‘stuzzicadenti del Catanzaro’?”. Ogni mondo è paese, la polemica è sempre dietro l’angolo. A Castellammare la società ha deciso di rinunciare agli abbonamenti: troppe incertezze, meglio andare avanti così senza forzare la gente. Ad Andria, dove lo spot per la promozione degli abbonamenti (“Pensiero fisso”) ha trovato il gradimento di tanti e oltre trentamila visualizzazioni su Facebook, sono a quota 800 e si dicono soddisfatti.