La campagna elettorale di San Severo nell’appello al voto di Ciro Persiano, candidato della lista Schittulli. “E’ forte (ed anche giustificata) la voglia di astensionismo e del non voto, la gente è stanca, troppe volte è stata presa in giro. Ma bisogna stare attenti. Non andare a votare significa fare il gioco di chi, attraverso false promesse, illusioni di posti lavori e operazioni clientelari può contare su un numero consistente di poveri illusi che credono ancora alle favole”.
“Emiliano e Damone disinteressati”
La sicurezza in città continua ad essere scarsa: “Ancora ieri sera l’ennesima rapina ad una farmacia nel disinteresse colpevole e arrogante di chi dovrebbe tutelare la sicurezza dei cittadini e dei commercianti. Una vergogna.
Mentre tutto questo sta diventando una triste normalità i nostri Miglio, Emiliano e Damone che fanno? Continuano, con una faccia di bronzo, a fregarsene alla grande perché impegnati nella campagna elettorale e dichiarando, addirittura, che ci sia un calo della criminalità!”.
L’appello con le parole di Paolo Borsellino: “Quella matita, più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara, e più affilata di un coltello”.
Un voto per i sanseveresi
San Severo esprime tanti consiglieri ma “in pochi si giocano sul serio la partita. Disperdere il voto significa non avere più neanche un consigliere in regione. Sarebbe un altro grave attentato alla nostra città e alla nostra gente”. Lui da candidato sta lavorando “per affondare il duo Damone/Emiliano”. Il punto per Persiano è votare i sanseveresi per non perdere il consigliere in Regione: “Sappiamo di tanti che stanno facendo campagna elettorale per candidati forestieri per un pugno di lenticchie, per ripicche politiche o per illusioni di carriere in partiti che dal 1 giugno non esisteranno più. Non rendiamo San Severo terra di conquista”.
Infine chiede un confronto fra tutti i candidati in un studio televisivo. “Aiutiamo i sanseveresi a capire chi sono i candidati, la preparazione che hanno, gli obiettivi che vogliono raggiungere. Per far questo serve un confronto tra tutti. Lo si fa per i candidati alla carica di sindaco, perché non farlo per quelli che si propongono a cariche così importanti come quella di consigliere regionale