A Lucera, intorno a mezzanotte e mezzo, è scoppiata una bomba in via Pasubio. I carabinieri che erano nei pressi di quella strada sono giunti sul posto dove hanno trovato a terra il corpo del 26enne Valerio Petrone dilaniato dall’esplosione. I militari ritengono sia stato proprio lui a piazzare l’ordigno davanti a un circolo ricreativo privato. Probabilmente un difetto di fabbricazione dell’ordigno, chiaramente rudimentale, è stato fatale per il giovane. Petrone avrebbe agito da solo. Nessun altro era in zona e non si sono viste auto o persone allontanarsi dal luogo dell’attentato dinamitardo. Si attende l’autopsia che potrebbe fare maggiore chiarezza sull’accaduto. I carabinieri proseguiranno con la visione dei filmati della videosorveglianza.
Il giovane, dopo aver riportato gravi lesioni, è stato trasportato agli Ospedali Riuniti di Foggia dove è deceduto poco dopo. Risultano ancora ignote le motivazioni del gesto e sono in corso tutti i necessari approfondimenti investigativi finalizzati a ricostruire il ruolo della vittima ed eventuali collegamenti tra quest’ultimo episodio e precedenti vicende analoghe. Petrone, disoccupato, era già noto alle forze dell’ordine per pregresse vicende giudiziarie. Piccole denunce per furti ma con procedimenti ancora in corso e senza alcuna condanna alle spalle.